Arbitrare, che passione: Ranieri Beltrame
Lavorando in un acciaieria si è temprato alle varie temperature della vita riuscendo a resistere e costruendo intorno a se…
Denis Tomadini, la forza della Virtus è far giocare tutti
La sana competizione è nel suo DNA. Per lui l’importante è esserci, lottare, ma non vincere per forza. Lo sport…
Arbitrare, che passione: Fabio D’Andrea
Ha un passato da presidente del Consiglio provinciale, da assessore allo sport e da sindaco di Rigolato, carica tenuta per…
Stefano Marcon: credo nel progetto degli am. Visinale
Stefano Marcon, dopo aver giocato nei dilettanti, nel 2009 sposa la causa amatoriale. Lo fa con gli Am. Visinale (in foto) dove, negli anni, ricopre i ruoli di allenatore e dirigente. Il suo lavoro di bancario lo impegna molto e il tempo che può ritagliarsi per hobby e passioni è poco. Lassi temporali che dedica in primis alla famiglia e poi agli am. Visinale, gruppo in cui si sta cercando di trovare un amalgama che possa far crescere nel tempo la squadra, sia sotto l’aspetto sportivo che quello dell’amicizia. E Stefano, quando c’è la necessita di seguire un idea, grazie anche al suo carattere collaborativo, non si tira indietro, cercando di essere parte attiva nella costruzione di un progetto che possa essere durevole.
Arbitrare, che passione: Giuseppe Bulfone
Giuseppe Bulfone è un uomo che, da quando è andato in pensione, dedica gran parte del tempo libero al volontariato,…
Giovanni Serini, da sempre al timone degli am. Tolmezzo Carnia
Un dirigente vecchio stampo, di quelli che danno anima e cuore per la sua associazione. Una persona che respira sport…
Arbitrare, che passione: Roberto Contin
Il calcio lo ha sempre vissuto al massimo a partire da sette anni quando suo padre lo portava a vedere le partite della Risanese. Per seguire da vicino i protagonisti di quel tempo si arrampicava alla rete cercando di sostenerli e spingerli verso la vittoria. Un periodo che lo ha indotto ad avvicinarsi al calcio giocato tanto da iscriversi alla categoria pulcini dove trovò un mister, il sig. B Azzani, che dato la sua stazza fisica, gli assegnò il compito di difensore laterale, ruolo che mantiene per tutta la trafila giovanile.
Silvio Della Vedova: l’Amasanda nel cuore
Si considera un pignolo, una persona che cerca la perfezione in tutto quello che fa: nella vita privata, nel lavoro, nello sport. Silvio Della Vedova è una persona a cui piace avere tutto sotto controllo, uno che difficilmente perde di vista l’obiettivo che si è prefisso. Spesso pretende lo stesso dalle persone che lo circondano e questo, a volte, è un aspetto del suo carattere che può risultare fastidioso.
Arbitrare, che passione: Fausto Bagnarol
Un uomo determinato che mette impegno in tutto gli aspetti della vita cercando di trovare un equilibrio che possa essere…
Nicholas Donadonibus: ABS, un bel gruppo che vuole crescere anche tecnicamente
Il calcio, in tutte le sue declinazioni, è la sua passione. E’ un divoratore di eventi, segue partite di tutti i campionati, gli piace capire quali sono le differenze tattiche o tecniche. Ma non si limita a guardare, il calcio lo pratica e anche con discreto successo. In passato ha esordito in Eccellenza FIGC ma poi, costretto da turni di lavoro che gli impedivano di allenarsi con costanza, sceglie una collocazione in seconda categoria.
Arbitrare, che passione: Giuseppe Fusaz
In età giovanile, pur essendo grande appassionato di sport, non pratica alcuna disciplina in quanto il suo fisico, leggermente sovrappeso,…
Simone Pian: una vita in bianco azzurro, il San Gottardo rimarrà sempre la mia maglia
San Gottardo, oltre ad essere il quartiere udinese che lo ha visto crescere, è anche la squadra in cui ha fatto tutta la trafila giovanile fino ad arrivare alla prima squadra. Gli inizi non sono stati facili. La sua struttura non proprio snella e qualche lacuna tecnica, gli hanno creato inizialmente parecchie difficoltà.
Arbitrare, che passione: Alex Marcuzzi
E’ un altruista, una persona che ha deciso di dedicare la sua vita agli altri tanto da laurearsi come Educatore professionale. Un ruolo che comporta tutta una serie di iniziative per gestire progetti, organizzare attività e percorsi rivolti a persone in difficoltà. Ci vuole carattere, pazienza, lungimiranza, doti che in 9 anni di attività Alex Marcuzzi ha sicuramente messo in campo sviluppando una passione per il suo lavoro che lo porta ad ottenere spesso soddisfazioni.
Marco Nistri: la Climassistance, quasi una seconda pelle
Uno degli hobby preferiti è camminare in montagna, luogo dove la natura incontaminata ti permette di rigenerarti, di entrare in…
Arbitrare, che passione: Francesco Fabris
Fin da bambino si sono evidenziate le sue capacità atletiche, la coordinazione, e la voglia di emergere nelle attività sportive che praticava. Fino all’adolescenza, oltre al calcio, pratica tanti sport, anche in contemporanea: scherma, basket, tennis, se la cavava egregiamente anche a ping-pong e perfino a bocce (la passione di suo padre). Dai 15 anni si dedica completamente al calcio, gioca a Palamanova e poi a Trivignano dove arriva anche a giocare un campionato dell’allora interregionale. Il lavoro però lo induce a ridurre gli impegni calcistici. Scende di categoria ma non per questo si toglie altre soddisfazioni come vincere il campionato con il San Vito al Torre e nel contempo diventare il bomber di categoria.
Alessandro Fatovic, l’età non conta quando c’è la motivazione
Un giocatore che mette sempre al servizio delle proprie squadre il suo talento, un atleta che ama spaziare in più…
Arbitrare, che passione: Luigi Mininni
Si definisce una persona iperattiva ma razionale, solare, positiva e capace di impegnarsi in molti settori della vita. Lo sport,…
Gianluigi Maldera, con la Lcfc per continuare la tradizione delle Vecchie Glorie
Posso accettare la sconfitta ma non posso accettare di rinunciare a provarci . Questo aforisma di Michael Jordan potrebbe essere il motto della vita di Gianluigi Maldera (per tutti Gianni), un uomo a cui piace sempre mettersi in gioco offrendo il massimo impegno in tutto quello che fa, una persona a cui non manca una sana dose di ambizione. Aspirazioni legittime che hanno sempre albergato in Gianluigi Maldera, sia nella vita di tutti i giorni che nello sport.
Arbitrare, che passione: Giuseppe Sivieri
Una persona tenace e determinata che, nella sua vita lavorativa, ha perseguito valori importanti come giustizia e onestà. Caratteristiche che si evidenziano anche nel suo attuale ruolo di arbitro, pronto a interpretarlo con sagacia e competenza. Stiamo parlando di Giuseppe Sivieri che, dopo aver servito lo Stato come carabiniere ora si prodiga a dare una mano a qualche associazione come la proloco di Paderno, riuscendo nel contempo ad essere anche dirigente di una squadra di calcio a 11. Dopo aver prestato servizio in varie località del Friuli, nel 1980 è trasferito a Udine. Qui si ambienta subito, crea nuove amicizie e conosce parecchie realtà calcistiche. Frequenta tornei e campionati dove gioca da mediano o da mezzala. La sua duttilità tattica, la sua atleticità, un buon piede, lo rendono un giocatore che sa stare in campo, ma soprattutto un elemento affidabile su cui ogni mister può contare. Qualche acciacco però lo costringe a rivedere i suoi piani calcistici e, spinto da qualche collega, decide di provare l’esperienza come arbitro in LCFC. Qui trova una sua dimensione, un piccolo mondo dove poter esprimere la sua passione e la sua grande voglia di stare in compagnia. La pazienza, l’esperienza da calciatore e il suo modo pacato di dirigere sono alcune doti molto apprezzate dalle squadre che dirige.
Pietro Boer, un fedelissimo del calcio amatoriale
Un dirigente storico, una persona che ha creato una realtà importante, un vero punto di riferimento a Cividale del Friuli. Un uomo che attraverso la sua passione e al credo amatoriale cerca di trasmettere a tutti i suoi giocatori valori che, nonostante siano passate molte primavere, mantiene intatti nonostante il contesto, sportivo e sociale, sia cambiato. E’ una sorta di pioniere dello sport amatoriale, un Costantino Rozzi (ricordate il famoso presidente dell’Ascoli?) che ha saputo costruire un progetto sportivo che dura da 44 anni. E’ stato bravo a sfrecciare tra difficoltà e opportunità, quasi come un affrontare rally (il suo sogno incompiuto), riuscendo a tagliare il traguardo della continuità grazie alla perseveranza e alla sua ottima organizzazione. La schiettezza e il modo di conversare in modo diretto, senza mediazioni, magari lo fa apparire come un simpatico brontolone, ma questo suo lato del carattere lo rende trasparente ed apprezzato. Stiamo parlando del presidentissimo della Pol.Valnatisone Pietro Boer, che, da sempre, accompagna le gesta della sua squadra dalla panchina. Li spesso diventa pungente, usa la sua ironia per sottolineare qualche limite tecnico dei suoi ragazzi o qualche errore grossolano, incalzandoli con battute sarcastiche. Una sorta di stimolo, un modo per sdrammatizzare alcuni errori, un modo per vivere la panchina in allegria e forse, un modo per sfogare qualche tensione. I giocatori lo conoscono, sanno che Pietro li tutela, gli apprezza e vuole farli crescere. Anche se ogni tanto, in particolare durante le cene, presenta discorsi utilizzando parole desuete e termini quasi romanzeschi, divertendosi a guardare gli occhi spaesati di quei giovani che quel tipo di frasi non hanno mai sentito pronunciare. Probabilmente la sua familiarità con i libri (è un libraio), lo ha arricchito culturalmente, fornendogli una dialettica variopinta capace di stimolare e interessare i propri interlocutori.