Il calcio, in tutte le sue declinazioni, è la sua passione. E’ un divoratore di eventi, segue partite di tutti i campionati, gli piace capire quali sono le differenze tattiche o tecniche. Ma non si limita a guardare, il calcio lo pratica e anche con discreto successo. In passato ha esordito in Eccellenza FIGC ma poi, costretto da turni di lavoro che gli impedivano di allenarsi con costanza, sceglie una collocazione in seconda categoria.
Contemporaneamente gioca anche a calcio a 5, difendendo i colori dell’azienda per cui lavora. Stiamo parlando di Nicholas Donadonibus, un ragazzo che caratterialmente sembra molto sicuro di se e che sa distribuire energie positive anche durante le partite dove, spesso, scherza e parla con gli avversari. Questo non lo frena nella sua voglia di vincere, caratteristica che forse deriva dal suo nome che in greco pare significhi “colui che vince per il suo popolo”. E lui, in una dimensione molto più piccola, con le sue prestazioni cerca di portare le sue squadre alla vittoria, rendendosi spesso protagonista di performance efficaci. Come nell’ABS, la sua squadra di calcio a 5, dove, considerato alcune caratteristiche come la velocità di esecuzione e la visione di gioco, dopo essere stato collocato in una posizione arretrata al fine di imbastire la manovra, è stato spostato in attacco. Mossa vincente perché Nicholas, ad oggi, è uno dei bomber del campionato.
Sei uno dei bomber del campionato. Te lo aspettavi?
“Sinceramente no. Ho iniziato come difensore e segnare non era il mio obbiettivo. Poi, dopo aver cambiato modo di giocare e posizione, la porta si è avvicinata e ho cominciato a siglare. L’attuale posizione di capocannoniere è sicuramente un grande passo per me e penso anche per la mia squadra.
Quali ritieni siano le tue doti calcistiche migliori?
“Quando scendo in campo sono molto calmo, difficilmente mi arrabbio. Fisicamente riesco a tenere palla, faccio salire un po’ la squadra cercando lo scarico o la conclusione improvvisa. Avevo iniziato bene anche sulle palle da fermo ma ultimamente non sta andando come speravo. Comunque i meriti vanno equamente divisi con la squadra che segue le mie giocate e sa dove posizionarsi quando ricevo la palla”.
Dicono che nella squadra dell’ABS si sia formata un alchimia speciale. Qual è il vostro segreto?
“Di segreti non c’è ne sono, la nostra squadra è composta solo da ragazzi che lavorano in azienda accomunati dalla stessa passione. Sicuramente c’è il piacere di giocare e divertirsi tutti insieme per poi affrontare il terzo tempo come sappiamo fare meglio”. Merito anche dei dirigenti Alessandro, Mircea e Francesca che stanno facendo un ottimo lavoro a livello organizzativo. Sono sempre presenti ad ogni allenamento e pronti a fornirci materiale e supporto”.
Per poco non avete centrato l’ingresso nel girone top, qualche rammarico?
“No, quest’ anno la squadra, dal mio punto di vista sta facendo bene, ma sono anche sicuro che senza gli infortuni del nostro portiere titolare Alex Cericco e del nostro pivot di inizio stagione Fabio Buscaglia, si poteva fare molto meglio e centrare l’ingresso, sfuggitoci all’ultima giornata, nel girone top ”.
Quali sono i gol più importanti di questa stagione?
“Ritengo siano quelli siglati nella prima partita di coppa contro il Cantera Talmassons. Da li abbiamo iniziato a credere nelle nostre potenzialità, è cresciuta la convinzione di potercela giocare con tutti”.
Qual è la meta sportiva che si è prefissa l’ABS?
“Dopo qualche anno di assenza dalle manifestazioni, in ABS è stata ricreata la squadra con l’obbiettivo principale di fare gruppo per poi affrontare gli anni successivi con ambizioni magari un po’ più importanti. Al momento, considerato che la lepre Latisana viaggia ad alta velocità, è difficile puntare al campionato. Proveremo comunque ad andare avanti in Coppa”.
E la tua personale?
“Ambizioni personali per adesso non ne ho. Penso a fare bene in questa stagione, poi valuterò. L’idea è di smettere, a meno che non mi venga offerto un progetto che mi faccia tornare la voglia di un tempo, col calcio a 11”.
Per voi è il primo anno. Come vi trovate con il mister?
“Diciamo che quest’ anno siamo tutti alla prima esperienza compreso l’allenatore. Attualmente con mister Ranieri ho rapporti lavorativi e di amicizia. Lavoro con lui nello stesso reparto e mi trovo bene”.
Quali sono le caratteristiche dell’avversario che ti fa soffrire di più?
“Obiettivamente, nel calcio a 5, avendo un fisico che mi permette di giocare corpo a corpo con l’avversario, non ho ancora capito se ci sia o meno un avversario che mi faccia soffrire. Lo scoprirò”.