Arbitrare, che passione: Marc Daniel Santarossa
In pensione, dopo aver lavorato nel settore metalmeccanico in un’attività (ora passata ai figli) che ha avviato e gestito per molti anni, Marc Daniel Santarossa, cerca di ottimizzare le varie opportunità che gli si presentano cercando di valorizzare il suo tempo libero. D’altronde non gli mancano le passioni a cui dedicarsi. Una, ad esempio, è la corsa podistica, disciplina che lo appassiona da sempre e che lo ha portato a misurarsi in diverse gare e maratone, sfide con se stesso che probabilmente lo stimolano, gli regalano quella sensazione di libertà, e lo inducono a cercare di migliorare sempre i propri limiti. Tra l’altro correre fa bene, riattiva la circolazione, migliora il sistema immunitario, tonifica la muscolatura, tutti elementi che servono anche per poter proporre delle eccellenti performance arbitrali, ruolo che svolge da oltre 20 anni. Ma Marc Daniel, che ha anche un carattere solare, sa che può togliersi soddisfazioni anche attraverso il volontariato tanto da dedicare alcune ore settimanali, con il Comune, ad attività socialmente utili come i servizi di trasporto per le persone bisognose.
Alessandro Craighero conduce 30°minuto-amatori. Il nuovo format dedicato alla Lcfc
Calcio FVG ha capito che per raggiungere più platea possibile bisogna diversificare la proposta, offrire dei prodotti accattivanti che coinvolgano sempre più persone. E in quest’ottica, da qualche settimana è partita una trasmissione dedicata agli amatori della Lega Calcio Friuli Collinare, rubrica che entra a far parte di un più ampio contesto comunicativo in cui vengono fatti approfondimenti sullo sport regionale, di mezzora a settimana, che vanno in onda dal lunedì al venerdì, al 30° minuto di ogni ora. Da qui il nome 30° minuto – amatori.
Armando Pinaffo: Tatanka (alias Turkey Pub), un gruppo in crescita
Inizia a giocare in tenera età. Lui si racconta come un terzino che ha sempre cercato di sopperire a qualche mancanza tecnica mettendoci passione, voglia e impegno. Doti che Armando Pinaffo, trasla anche nel lavoro, nella sua vita personale, nel mondo del calcio amatoriale, tanto che queste caratteristiche sono diventate delle tracce indelebili della sua personalità. Armando, che di professione fa il norcino (lavora le carni per farne salumi), è un ottimista di natura tanto che quando i Tatanka (alias Turkey Pub), facendo leva sulla sua passione e sull’affidabilità, in un momento di difficoltà gli chiesero di dargli una mano, Armando non ebbe dubbi. Prese subito la palla al balzo e, assieme ad altre persone, ne continuò il progetto. Cercò giocatori nuovi, trovò le giuste motivazioni per coinvolgerli, ebbe la pazienza e la perseveranza di far lievitare un gruppo che oggi è al top del movimento amatoriale targato LCFC. Ma la sua vita è fatta anche di altri frammenti che gli danno soddisfazione come cinema e viaggi. Guardare un film e viaggiare gli produce delle endorfine che lo caricano positivamente, lo allontano quelle percezioni negative date dallo stress quotidiano, gli danno una sorta di ricarica che poi riversa su famiglia, amici e squadra di calcio.
Arbitrare, che passione: Andrea Moro
Chi avrebbe detto che Andrea Moro sarebbe diventato un arbitro. Se lo chiedono anche i suoi vecchi compagni di squadra che, abituati a vederlo “agitato” nelle sue performance calcistiche, appena appreso la notizia, si sono chiesti cosa fosse scattato nel loro amico. Ma Andrea, ha avuto un illuminazione, ha voluto provare nuove emozioni, ha cercato di trovare una sua completezza interiore mettendosi alla prova in un ruolo che spesso contestava. Lui, anche appassionato di sci, non ha temuto di saltare ostacoli emotivi, si è subito lanciato in una discesa libera di sensazioni che gli hanno regalato nuova adrenalina facendogli tagliare un nuovo traguardo che lo ha depurato da tutte quelle negatività caratteriali che aveva, in passato, nel calcio giocato. Andrea è radicalmente cambiato, ha compreso la necessità che per capire le persone bisogna mettersi nei loro panni, di trovare una sorta di empatia che serva a prendere decisioni corrette. Situazioni che prova a traslare nel ruolo di arbitro, funzione che ricopre da 5 anni.
Mauro Calligaris, Cormòns e il Tartarasaray nel cuore
Da sempre gioca in difesa, mansione che lo ha visto, nelle sue esperienze giovanili, spesso protagonista come difensore centrale o come terzino, quest’ultimo ruolo che predilige. Consapevole di avere qualche lacuna tecnica, compensa queste mancanze con attenzione tattica e grinta. Mauro Calligaris, classe 93, si definisce il classico difensore di provincia, pochi piedi ma tanto cuore, anche se in realtà sa di essere giocatore duttile, pronto a sacrificarsi per il bene del collettivo ma anche disposto a qualche sgroppata in attacco. Grande appassionato di calcio (non toccategli l’Inter), è un ragazzo a cui piace stare all’aria aperta cercando momenti di relax con passeggiate e giri in bicicletta. In generale Mauro, che ha sempre vissuto a Cormòns, è una persona molto competitiva a cui non piace mai perdere, nemmeno nei giochi da tavolo con gli amici. Per questo cerca sempre di dare il massimo in qualsiasi situazione della vita provando a trasformare la sua voglia di vincere in energia positiva che gli permetta di mantenere una buona autostima di se. E l’impegno per raggiungere i suoi obiettivi c’è sempre, anche quando qualche difficoltà, gli ostacola il cammino.
Le voci dei protagonisti di Dinamo Korda e Am. Venzone
Dinamo Korda Faedis e Am. Venzone, gara valida per il gruppo A della divisione Argento, si conclude con un pareggio.…
Le voci dei protagonisti di Osuf e Robur Natisa
https://www.friuligol.it/2023/11/10/lcfc—le-voci-dei-protagonisti-di-osuf-e-robur-natisa-058170/
Arbitrare, che passione: Luca De Cecco
Persona dotata di tenacia e grande coraggio, ha saputo costruirsi un percorso di vita importante, sia a livello lavorativo che…
Claudio Abazi, un arma in più per il Dignano
Le esperienze che lo hanno formato in età giovanile sono rispettivamente con Caneva, Liventina San Odorico e Cordenons. Un percorso di crescita durato fino ai 17 anni, età in cui Claudio Abazi, per motivi familiari, lascia lo sport che gli piace. Ma l’amore per il calcio è indelebile e, nonostante le dinamiche di vita non gli consentano una partecipazione costante all’attività, Claudio prova a tenersi in forma con il calcio a 5 disputando campionati con il Maniago (serie C), con il CSI o semplicemente giocando tra amici. Ma qualche anno fa, su impulso della moglie, si rimette in gioco tornando a vestire prima la maglia di una squadra dilettantistica, il Maniago, per poi passare agli am.Dignano. Claudio è una persona introversa che in campo si trasforma, acquisisce quella sicurezza che lo fa diventare un punto di riferimento per mister e compagni. Se nel suo lavoro di metalmeccanico trasforma i metalli oggetti e componenti finiti, sul rettangolo verde, metaforicamente, compie la stessa operatività riuscendo a mutare situazioni di gioco che valorizzano i suoi compagni, riuscendo nel contempo a mettersi in mostra, dimostrando che con l’applicazione e la determinazione si riesce a ottenere buoni risultati.
Arbitrare, che passione: Stefano Battaglia
Stefano Battaglia considera il Friuli una seconda casa, una zona confort dalla quale è difficile staccarsi. Arriva, per lavoro, in regione nel 2007 dove trova subito calore e accoglienza. Si adatta presto al nuovo stile di vita anche perché, in questa terra, trova l’amore e mette su famiglia.
Salvatore Cimmino: Club Altura, un gruppo in crescita
Affezionato al sapore di un calcio antico, quasi romantico, Salvatore Cimmino, assieme ai dirigenti e al gruppo storico, sta cercando di ricreare questo contesto nella sua squadra, il Club Altura Trieste. Vissuto ruoli importanti nel calcio professionistico, ha capito che lo sport deve essere giocato con passione, che i valori economici sono deleteri in un mondo alternativo in cui deve prevalere il divertimento, l’aggregazione e la socialità. Il calcio amatoriale è un ambito diverso dove ci dev’essere la voglia di passare alcune ore di puro relax e la volontà di uscire da quelle gabbie emotive date dallo stress quotidiano.
Le video interviste: Pozzuolo vs Vacile
Finisce con una rete per parte la gara, valida per il girone A della Divisione Oro, tra Pozzuolo e Vacile.…
Arbitrare, che passione: Stefano Cecotti
Una finanziaria e il ruolo di arbitro. Qual è il denominatore comune? Provando a volare di fantasia possiamo trovare delle similitudini in quanto entrambi quando tutto va bene ti danno credito, ma quando le cose non vanno come previsto ti sanzionano.
Massimo Papaiz, calcio e grafica le sue passioni
Il calcio l’ha sempre amato, lo sport in generale lo coinvolge e lo appassiona. Dopo quindici anni tra i dilettanti (i migliori anni li ha vissuta a Corva tra la prima categoria e la promozione), da tre è passato al calcio alternativo.
Arbitrare, che passione: Josif Gjini
Da 32 anni in Italia, Josif Gjini, ha trovato una sua dimensione. Staccarsi dal mare di Durazzo non è stato facile. Li aveva cominciato a giocare a calcio, il suo ruolo di ala gli permetteva di correre libero sulla fascia, di aiutare i suoi compagni nella fase offensiva, di provare a togliersi qualche soddisfazione personale. Un periodo in cui ha imparato dallo sport, vera scuola di vita, che bisogna essere rispettosi e leali e che l’individualismo deve essere bandito a favore del gruppo. Valori che Josif ha poi fatto suoi anche quando la vita lo ha messo di fronte alla scelta di andare a vivere lontano dai suoi amati luoghi. Il calcio è sempre stata la sua passione, in tutte le sue declinazioni tanto che, appena avuta l’opportunità, Josif ha voluto rimettersi in gioco. Si è avvicinato al mondo arbitrale, un modo per conoscere persone nuove, un momento di aggregazione e divertimento. Situazioni che ha trovato prima nel CSI e ora alla LCFC, associazione dove Josif sta dimostrando la sua abnegazione alla causa amatoriale e la sua passione. Fuori dal rettangolo verde è uomo che crede molto nella famiglia e che, quando può, si cimenta in altro sport che lo incuriosisce e lo appassiona, il tennis.
Claudio Sandri: Città di San Vito, un gruppo di amici
Il calcio ha sempre accompagnato Claudio Sandri, classe 66, nella sua vita fino dai primi calci tirati nel campetto dietro la chiesa di Ligugnana di S. Vito al Tagliamento con la squadra della Fides (squadra pura). Crescendo è passato alla Tilaventina dove dalla categoria allievi ha giocato fino ad esordire in prima squadra. Dal 1991 sceglie la strada amatoriale e approda agli am. Calcio Città di San Vito, società costituita un anno prima. L’avventura nel calcio alternativo lo coinvolge, lo appassiona tanto che in pochi anni diviene vicepresidente e addetto alla parte amministrativa. In campo ha sempre ricoperto il ruolo di difensore, mansione che ha sempre svolto con grande determinazione “Per quelli della mia età – racconta – il numero di maglia di riferimento è quello di Gentile, il 2, e anche se avevo piedi quadrati non mollavo mai”. Se in campo mostra una certa risolutezza, fuori dal terreno di gioco Claudio è una persona completamente diversa. La sua personalità, il suo modo di porsi, il suo umorismo satirico la fanno da padrone, tanto che spesso è lui a tenere alto il morale del gruppo nel dopo partita.
Arbitrare, che passione: Silvano Della Pietra
Sono oltre 45 anni che la classe di Silvano Della Pietra brilla sui campi di calcio. Da sempre appassionato di questo sport, forse intimorito dal gioco fisico interpretato dai professionisti, non lo hai mai praticato. Ma quel mondo lo ispirava, la passione per la disciplina lo invogliava a mettersi in gioco.
Massimo Simonutti: Dignano, obiettivo promozione
Un terzino sinistro che all’occorrenza sa adattarsi a giocare come esterno alto o difensore centrale. Un ragazzo duttile a cui…
Rigolato chiude la stagione con due piazzamenti sul podio
I Riguladots…secondi e terzi! Con questo titolo si può racchiudere la stagione, degli Am Rigolato, dopo che ieri, nel Torneo…
Galleria fotografica premiazioni coppa delle Vallate
From Premiazioni Coppa delle Vallate. Posted by Lega Calcio Friuli Collinare on 10/01/2023 (46 items) Generated by Facebook Photo Fetcher…