Calcio FVG ha capito che per raggiungere più platea possibile bisogna diversificare la proposta, offrire dei prodotti accattivanti che coinvolgano sempre più persone. E in quest’ottica, da qualche settimana è partita una trasmissione dedicata agli amatori della Lega Calcio Friuli Collinare, rubrica che entra a far parte di un più ampio contesto comunicativo in cui vengono fatti approfondimenti sullo sport regionale, di mezzora a settimana, che vanno in onda dal lunedì al venerdì, al 30° minuto di ogni ora. Da qui il nome 30° minuto – amatori.
Calcio FVG si è reso conto che il movimento alternativo friulano della Lcfc ha un peso nel contesto dello sport regionale e ha deciso di esplorare questo mondo caratterizzato da oltre 200 squadre per circa 9000 soci. D’altronde la passione che gli amatori ci mettono non è seconda a nessuno e raccontarne le gesta, far conoscere le realtà territoriali e dare voce agli attori principali, è un modo per valorizzare delle persone che hanno pochi riflettori ma che sono il cuore pulsante di mondo che, oltre ad essere attivo e presente sul territorio da circa 40 anni, muove parecchie persone.
Il programma si può ascoltare per radio calcio FVG (frequenza in AM 1503 – 1539) ogni giovedì e sabato alle 08.30, 11.30, 14,30, 17.30 e 20.30. Frequenze che coprono bene l’intera regione tranne momentaneamente la zona di Udine, area che sta per essere potenziata. La trasmissione, inoltre, si può ascoltare in podcast collegandosi al giovedì all’indirizzo: https://www.calciofvg.live/30-minuto-amatori/
Il format prevede le analisi sui vari campionati della Lcfc che, in maniera alternata, verranno illustrati e raccontati anche grazie a interviste dei protagonisti. Di questa nuova iniziativa ne abbiamo parlato con il conduttore, Alessandro Craighero.
Alessandro, quali sono gli obiettivi di questa nuova trasmissione?
“Gli obiettivi miei e di calcio FVG live sono far conoscere a tutti coloro che ci seguono le varie realtà che fanno parte del mondo amatoriale. Persone, numeri, storie, curiosità e tutto ciò che i nostri ospiti vorranno raccontarci, la loro storia, il loro presente e le emozioni che li spingono a continuare”.
In passato sei stato presidente di un associazione amatoriale per cui conosci le problematiche di questo mondo. Come le affronterai?
” Sono stato presidente, allenatore e giocatore nella LCFC e penso di avere una buona esperienza in questo campo. Certamente ho ricordi meravigliosi degli anni vissuti in questo mondo, sia a livello di risultati, essendo passati in 5 anni da quella che era la terza categoria all’eccellenza, sia a livello sociale perché si era creato un gruppo incredibile ed eravamo amici anche fuori dal campo. La LCFC si è sempre distinta per quel suo fascino un po’ vintage, grazie a certe regole che non si sono allineate al resto delle federazioni e alla possibilità che da a tanti giocatori, anche meno talentuosi, di potersi divertire. Ora mi informerò con le varie squadre come sono messe a livello di infrastrutture, visto che ai miei tempi era una criticità importante, nel senso che non sempre le squadre hanno la possibilità di gestire un impianto e secondo me è un grosso limite per chi non può usufruirne”.
Quali saranno i punti fermi del format?
“I punti fermi del programma sono sicuramente aggiornare il nostro pubblico con risultati, classifiche e dati oltre a come dicevo dare voce ai protagonisti che ricordo essere tutti volontari che vivono il calcio con passione e meritano di essere menzionati per tutto quello che fanno per l’associazionismo, che è un valore nel quale credo fermamente. Oltre a questo, sentiremo varie persone che compongono il direttivo della LCFC per farci spiegare nel dettaglio obiettivi, normative e novità”.
Le tue interviste le proponi in un camper. Pensi quindi di rendere questa trasmissione itinerante?
“Attualmente le interviste le registro nel camper per due motivi: tecnico in quanto la presenza di vari cuscini tende a contrastare l’effetto eco, e logistico perché le prime squadre che sto incontrando provengono dalla mia zona. Ovvio che non potrei chiedere ad un dirigente del Tolmezzo, ad esempio, di venire fino a Gradisca, ma con la bella stagione magari non escluderei un programma itinerante che mi permetta anche di visitare, assieme alla mia famiglia, i vari luoghi meravigliosi del FVG”.