In pensione, dopo aver lavorato nel settore metalmeccanico in un’attività (ora passata ai figli) che ha avviato e gestito per molti anni, Marc Daniel Santarossa, cerca di ottimizzare le varie opportunità che gli si presentano cercando di valorizzare il suo tempo libero. D’altronde non gli mancano le passioni a cui dedicarsi. Una, ad esempio, è la corsa podistica, disciplina che lo appassiona da sempre e che lo ha portato a misurarsi in diverse gare e maratone, sfide con se stesso che probabilmente lo stimolano, gli regalano quella sensazione di libertà, e lo inducono a cercare di migliorare sempre i propri limiti. Tra l’altro correre fa bene, riattiva la circolazione, migliora il sistema immunitario, tonifica la muscolatura, tutti elementi che servono anche per poter proporre delle eccellenti performance arbitrali, ruolo che svolge da oltre 20 anni. Ma Marc Daniel, che ha anche un carattere solare, sa che può togliersi soddisfazioni anche attraverso il volontariato tanto da dedicare alcune ore settimanali, con il Comune, ad attività socialmente utili come i servizi di trasporto per le persone bisognose.
Sei da tanti anni in Lcfc, cosa diresti a qualcuno per invogliarlo a fare l’arbitro?
“Consiglierei di fare l’arbitro amatoriale perché, oltre a un mantenimento del fisico, si riceve una gratificazione morale nel riuscire a gestire un numeroso gruppo di persone.
L’ultima volta che ti sei arrabbiato su un campo di calcio?
“Purtroppo succede anche di arrabbiarsi quando il comportamento di alcuni giocatori va oltre il buon senso e il rispetto reciproco, per questo prima preferisco il dialogo che è la base per qualsiasi rapporto umano”.
Sport preferito da guardare?
“Seguo la moto GP e la F1”
Quali sono, secondo il tuo parere, le caratteristiche che più apprezzi nelle squadre che dirigi?
“Apprezzo principalmente la correttezza nei confronti del direttore di gara e dei suoi collaboratori e ovviamente tra i giocatori. Aspetto che mi da sicuramente soddisfazione”.
Ristorante o trattoria?
“Trattoria”.
Cosa ti da più fastidio nel calcio?
“La cosa più fastidiosa è l’aggressività di alcuni giocatori che a volte viene fuori. Il fair play dovrebbe essere la prima cosa da adottare quando si scende in campo: In qualsiasi competizione”.