Un derby da favola va in scena al Dandolo: da una parte i padroni di casa (San Francesco Dandolo) pronti a festeggiare la vittoria matematica del campionato grazie al pareggio in settimana tra Corva e Visinale, dall’altra la Gioventù Maniaghese affamata di punti e rilanciata negli entusiasmi dopo la vittoria contro il Villotta di sabato scorso.
Il match parte con il San Francesco Dandolo che schiera una formazione all’altezza della festa che l’aspetta nel dopo partita, abile a mettere in seria difficoltà la Gioventù Maniaghese sin dalle prime battute.
I nero oro ospiti però non demordono , su assist del “galinho” Pauletta è il solito bomber Selva a infilare il portiere avversario con un tiro rasoterra da fuori area.
Il primo tempo prosegue, il Dandolo non sembra voler deludere tutti i presenti accorsi per festeggiare il campionato vinto e, in pochi minuti, ribalta la partita: con un tiro di collo pieno al volo, Bigatton stampa il pallone sulla traversa, ma Del Pioluogo è abile a scaraventarcisi contro ribattendo di testa in rete.
Passano pochi minuti e da una rimessa laterale per Bigatton, la palla giunge tra i piedi di Giorgi che la restituisce al mittente; Bigatton a questo punto crossa in mezzo e, con una palombella nel mezzo dell’area, pesca Elia Codia che al volo mette la sfera all’angolino per il vantaggio dandolese.
Il primo tempo finisce così sul risultato di 2-1 per il Dandolo, con soddisfazione dei tifosi locali.
Al rientro in campo delle squadre, le lancette riiniziano a girare e la Gioventù non sembra riuscire a trovare il bandolo della matassa che potrebbe valere una stagione intera.
Il secondo tempo decorre così, fino a un lampo che a venti minuti dalla fine riaccende la partita: Selva viene servito in posizione centrale sulla tre quarti campo, controlla e gira al volo per Mounib lanciandolo in volata solitaria contro il portiere. Il cigno del Sahara si ritrova così di fronte a Marzaro, lo salta e trova il gol del pareggio.
È così che inizia un vero e proprio assalto dei giovani ospiti.
Pauletta è indomabile, chiama palla di continuo, fino a quando, servito da un lancio che scavalca la difesa del Dandolo, mette lo zampone centrando il portiere, che a quel punto rallenta convinto che l’arbitro fischi una posizione di fuorigioco: il direttore di gara però non lo segnala e la punta nero oro è abile e lesto a ribattere in gol tuffandosi poi nell’abbraccio dei suoi.
La partita ha quindi un finale vivissimo, con il Dandolo acceso dalla voglia di festeggiare con dei punti in più nelle tasche.
È su una delle sue discese però che Piccin riesce a recapitare il pallone a Pastre in mezzo all’area, che controlla e si gira trovando il muro in una scivolata spettacolare di Tufaro e Bertolini. La sfera finisce a quel punto nella zona di Cimarosti che, forse spinto da un “chiudila” che giunge dal pubblico, si inventa un tiro di collo da fuori area che scavalca il portiere e finisce in fondo al sacco.
Si scatena così la festa della Gioventù Maniaghese e dei suoi tifosi, che a quel punto devono attendere solo i quattro minuti di recupero stabiliti dall’arbitro per potersi abbracciare definitivamente aprendo i cancelli.
Una volta giunto il fischio finale la musica e i fumogeni si accendono per una Gioventù Maniaghese che conquista il pass per la Divisione Oro 2024/25 e un Dandolo campione della Divisione Argento e promosso in Divisione Diamante per la stagione ventura.
Commossi i membri dello staff dei nero oro, le cui emozioni vengono ben rappresentate dalle parole del presidente ai microfoni di Giuseppe Carella: “È un qualcosa che va oltre il campo.
Penso che sia la vittoria di tutti, a partire dai compagni dell’anno scorso che quest’anno non sono stati con noi, passando per gli infortunati, per le ragazze che preparano la pasta al giovedì e tutti i volontari dell’associazione.
Questi ragazzi nonostante siano molto validi, pagano per giocare qui. Le alternative le avrebbero in giro per non pagare o addirittura ricevere un rimborso: vuol dire che nella Gioventù Maniaghese trovano qualcosa in più. Il mio augurio è che rimangano sempre così innamorati del progetto”
Testo e foto forniti da Federico Benedet (Gioventù Maniaghese)