Da 32 anni in Italia, Josif Gjini, ha trovato una sua dimensione. Staccarsi dal mare di Durazzo non è stato facile. Li aveva cominciato a giocare a calcio, il suo ruolo di ala gli permetteva di correre libero sulla fascia, di aiutare i suoi compagni nella fase offensiva, di provare a togliersi qualche soddisfazione personale. Un periodo in cui ha imparato dallo sport, vera scuola di vita, che bisogna essere rispettosi e leali e che l’individualismo deve essere bandito a favore del gruppo. Valori che Josif ha poi fatto suoi anche quando la vita lo ha messo di fronte alla scelta di andare a vivere lontano dai suoi amati luoghi. Il calcio è sempre stata la sua passione, in tutte le sue declinazioni tanto che, appena avuta l’opportunità, Josif ha voluto rimettersi in gioco. Si è avvicinato al mondo arbitrale, un modo per conoscere persone nuove, un momento di aggregazione e divertimento. Situazioni che ha trovato prima nel CSI e ora alla LCFC, associazione dove Josif sta dimostrando la sua abnegazione alla causa amatoriale e la sua passione. Fuori dal rettangolo verde è uomo che crede molto nella famiglia e che, quando può, si cimenta in altro sport che lo incuriosisce e lo appassiona, il tennis.
Oltre al calcio quali sono i tuoi hobby?
“Mi piace giocare a tennis e nuotare”.
Qual è l’arbitro a cui ti ispiri e perché..
“Attualmente non c’è nessuno che mi ispiri. In passato ammiravo Collina per il suo modo di dirigere le gare, per il suo atteggiamento e per la sua sicurezza”.
Che tipo di musica ascolti?
“Mi piace la musica anni 80”.
C’è un film a tema sportivo che ti ha lasciato il segno. E perchè?
“Carnera – The Walking Mountain. Una bella storia di coraggio e perseveranza che mi ha emozionato”.
Cos’è che ti da più fastidio?
“L’arroganza e la gente presuntuosa”.
Piatto preferito?
“Calamari e pesce in generale”.
La partita di calcio che non dimenticherai mai?
“Una gara di molti anni fa tra Napoli e Milan finita con tantissimi gol. Una sfida veramente bella che mi ha fatto innamorare ancora di più del calcio”.
Hai qualche nostalgia?
“Sono cresciuto in una località di mare ed è proprio quello che mi crea una nostalgia immensa. I piatti di pesce fresco e nuotare sono altre situazioni che mi mancano“.
Come ti poni di fronte alle squadre?
“Cerco di essere comunicativo e onesto”.