Venerdi 24 settembre è stata ufficialmente aperta la stagione della Lega Calcio Friuli Collinare. Attraverso il classico appuntamento istituzionale dell’Assemblea, tenutosi a Chiasiellis presso la villa Mabulton, alla presenza di circa 130 persone in rappresentanza 4.370 soci, sono stati approvati i bilanci consuntivo e preventivo, illustrati i protocolli da seguire in questo periodo di emergenza sanitaria e presentato la nuova stagione.
Interessante l’intervento di apertura del presidente Daniele Tonino che, fatto presente le criticità emerse in quasi due anni di fermo, ha voluto congratularsi con le iscritte che, in un periodo così difficile, hanno fatto della loro passione la forza per ricostruire la propria squadra. ” Grazie al vostro impegno – afferma Tonino, possiamo ripartire. C’è carenza di vocazione nei dirigenti perchè molti non vogliono prendersi responsabilità o non hanno il fuoco della passione che avete voi. La vostra presenza dimostra che c’è ancora speranza per dare continuità al progetto amatoriale. Per questo mi congratulo per tutto quello che avete fatto e farete“.
Dopo aver toccato alcuni temi d’attualità come la parità di diritti soprattutto nella concessione delle strutture sportive, alla luce di un bilancio negativo, ha voluto esprimere gratitudine alla vecchia guardia del Consiglio direttivo. ” Appena sono entrato in LCFC mi hanno subito insegnato che una struttura è forte solo quando ha un patrimonio solido. Nel tempo siamo riusciti a fare come la formica che mette via il cibo per l’inverno e grazie a questa lungimiranza economica, siamo riusciti a passare indenni attraverso questi due anni di fermo dove, pur non essendoci attività, abbiamo comunque dovuto pagare dipendenti, affitti e fatture. Oggi non saremmo qui se in passato avessimo fatto scelte diverse”.
In chiusura il presidente ha fatto una fotografia sul calo delle iscritte specificando che il calcio a 11, dove ci sono squadre più organizzate e con una loro storia, ha avuto una diminuzione minore rispetto alle aspettative mentre discorso diverso va fatto per il calcio a 5. In questa disciplina molte squadre, poco consapevoli dei rischi che corrono, sono state attratte da campionati per i quali non vengono richiesti green pass e la certificazione medica in spregio alla normativa vigente. Precisa inoltre che la LCFC non starà in silenzio di fronte a tali comportamenti illeciti.
La parola è passata al responsabile amministrativo Renzo Rossi e al revisore dei conti Franco Gremese che hanno relazionato sulle voci di bilancio spiegando quali sono stati le criticità e quali gli indirizzi per poter puntare al consolidamento dell’associazione.
Hanno chiuso la serata gli interventi di Bruno Marcuzzi (responsabile della formazione) che ha spiegato alcune modifiche del regolamento del calcio, di Bruno Comuzzi (responsabile settore arbitrale), pronto a chiarire le problematiche del settore, e di Fabrizio Pettoello. Quest’ultimo, oltre a illustrare la filosofia che ha spinto i dirigenti a modificare la normativa, ha spiegato nel dettaglio il protocollo Covid da seguire durante le manifestazioni.