L’importante intervento di modifica delle regole del gioco ha avuto come principale obiettivo quello di coordinare i testi dei regolamenti di calcio a 5 e a 11. Oggi sarà quindi più facile leggere le norme dato che i titoli degli articoli coincidono tra i due regolamenti e anche il contenuto degli stessi corrisponde, salvo le particolarità che distinguono le due discipline.
In questo documento sono riportati il numero dell’articolo e il titolo senza altri commenti eccetto negli articoli modificati dove sono spiegate in cosa consistono le modifiche apportate.
1. Terreno di gioco
Nessuna novità
2. Pallone
Nessuna novità
3. Numero dei giocatori
C5
Non è più prevista la figura del vicecapitano. Nel caso in cui il capitano uscisse dal campo per qualsiasi motivo viene sostituito da altro giocatore che prende le funzioni di capitano.
C11
Non è più prevista la figura del vicecapitano. Nel caso in cui il capitano uscisse dal campo per qualsiasi motivo viene sostituito da altro giocatore che prende le funzioni di capitano.
É consentito al giocatore sostituito di uscire da qualsiasi punto del campo, mentre resta la regola che chi subentra lo deve fare dalla linea mediana, pena l’ammonizione.
4. Equipaggiamento dei giocatori
Nessuna novità
5. Arbitro
C11
Non è più prevista la definizione di guardalinee ufficiali. Infatti gli stessi sono arbitri a cui è stata affidata la funzione di guardalinee.
Nel caso in cui per qualsiasi motivo l’arbitro non continuasse la direzione della gara con i due arbitri designati come guardalinee le squadre non sono tenute a mettere a disposizione il guardalinee di parte, per cui l’arbitro dirigerà la gara da solo.
6. Durata della gara
Nessuna novità
7. Pallone in gioco e non
C5 e C11
La lettera d) prevede che quando l’arbitro emette un fischio involontariamente o per errore oppure quando il pallone tocca l’arbitro, il gioco non deve essere interrotto, salvo che ciò svantaggi una squadra. In questo caso il gioco deve essere ripreso con una rimessa dell’arbitro che consegna il pallone alla squadra che per ultima lo ha giocato in deroga all’art. 9 – lettera b.
8. Segnatura di una rete e risultato della gara
Nessuna novità
9. Calcio d’inizio e rimessa da parte dell’arbitro
Nessuna novità
10. Rimessa laterale
C5
La lettera g) prevede che i giocatori difendenti rispettino la distanza minima dal pallone ponendosi a m 3 dallo stesso e non più a m 4.
A differenza della precedente, tale distanza non più derogabile.
Se la distanza di cui sopra non viene rispettata, l’arbitro deve intervenire tempestivamente.
La lettera m) dispone però che il direttore di gara non intervenga se la rimessa è già stata battuta, a meno che il giocatore che si trova a distanza inferiore rispetto a quella consentita interferisca nell’azione.
In tal caso l’arbitro concede un calcio di punizione indiretto contro la squadra del difendente, sempre che tale intervento non svantaggi la squadra che ha battuto la rimessa.
Inoltre, come descritto alla lettera i), salvo nel caso di infrazione dei 4 secondi oppure l’arbitro ravvisi un comportamento ostruzionistico o antisportivo, in particolare nella violazione della lettera c), la ripetizione della rimessa per la violazione delle prescrizioni di cui alle lettere c) e d) sarà assegnata al medesimo giocatore che ha effettuato la rimessa in maniera irregolare. Nel caso di nuova violazione la rimessa verrà assegnata alla squadra avversaria.
C11
La lettera g) prevede che i giocatori difendenti rispettino la distanza minima dal pallone ponendosi a m 3 e non più a m 2. Nel caso di nuova violazione la rimessa verrà assegnata alla squadra avversaria.
11. Rimessa dal fondo
C11
Resta confermata la regola che il pallone è in gioco solo dopo che lo stesso è uscito dall’area, in difformità della regola IFAB.
La regola internazionale ha l’evidente obiettivo di rendere il calcio più spettacolare, spingendo a effettuare interventi volti a recuperare il pallone in zona molto vantaggiosa come l’area di porta.
Se tale obiettivo appare comprensibile in spettacoli come le gare professionistiche o nello sport a prestazione assoluta, lo stesso non appare ragionevole in ambito amatoriale a prestazione relativa.
Inoltre ragioni di salute consigliano di non determinare una maggiore aggressività agonistica nell’amatore, che non sempre è dotato di adeguata preparazione nell’effettuare contrasti e che quindi è più esposto a rischio di infortuni.
12. Calcio d’angolo
C5
La lettera l) sanziona il mancato rispetto dei 4 secondi nella battuta del calcio d’angolo con la ripresa del gioco mediante rimessa dal fondo del portiere avversario.
Precedentemente era previsto un calcio di punizione indiretto a favore della squadra avversaria.
13. Calcio di punizione
C5
Delle tre condizioni originariamente previste per la concessione dei calci di punizione la lettera a) mantiene solo quella per cui il pallone deve essere in gioco. Non è invece più previsto che l’infrazione debba avvenire solo nel terreno di gioco e debba essere commessa esclusivamente da giocatori titolari.
Oggi sono infatti punibili anche le infrazioni commesse in qualsiasi punto del perimetro di gara da giocatori titolari nei confronti di riserve e di dirigenti, indifferentemente che siano avversari o della propria squadra.Sono inoltre punibili le infrazioni commesse da giocatori di riserva o da dirigenti presenti nel perimetro di gara, ma solo se a danno di un giocatore avversario titolare o di arbitro oppure nel caso sia colpito il pallone di gara.
In tutti i casi in cui giocatori di riserva o dirigenti commettano o subiscono un’infrazione il calcio di punizione è diretto, fatta eccezione per le infrazioni compiuta da un titolare nei confronti di propri compagni e dirigenti, nel qual caso il calcio di punizione è indiretto.
Quando l’infrazione è commessa nel campo per destinazione (dove avviene il contatto o sarebbe potuto avvenire in caso di tentativo), il calcio di punizione viene battuto nel punto della linea perimetrale più vicino. Se tale punto fa parte dell’area di rigore, il calcio di punizione diretto è calcio di rigore.
Il punto 2 della lettera c) prevede che il pallone è in gioco solo dopo che è uscito interamente dall’area di rigore verso il terreno di gioco.
13.1 Punizioni dirette
Il punto 8 specifica i casi in cui va sanzionato il fallo di mano e cioè: “deviare il pallone con braccia o mani, tenendo una posizione non funzionale al movimento compiuto”.
C11
Delle tre condizioni originariamente previste per la concessione dei calci di punizione la lettera a) mantiene solo quella per cui il pallone deve essere in gioco. Non è invece più previsto che l’infrazione debba avvenire solo nel terreno di gioco e debba essere commessa esclusivamente da giocatori titolari.
Oggi sono infatti punibili anche le infrazioni commesse in qualsiasi punto del perimetro di gara da giocatori titolari nei confronti di riserve e di dirigenti, indifferentemente che siano avversari o della propria squadra.Sono inoltre punibili le infrazioni commesse da giocatori di riserva o da dirigenti presenti nel perimetro di gara, ma solo se a danno di un giocatore avversario titolare o di arbitro oppure nel caso sia colpito il pallone di gara.
In tutti i casi in cui giocatori di riserva o dirigenti commettano o subiscono un’infrazione il calcio di punizione è diretto, fatta eccezione per le infrazioni compiuta da un titolare nei confronti di propri compagni e dirigenti, nel qual caso il calcio di punizione è indiretto.
Quando l’infrazione è commessa nel campo per destinazione (dove avviene il contatto o sarebbe potuto avvenire in caso di tentativo), il calcio di punizione viene battuto nel punto della linea perimetrale più vicino. Se tale punto fa parte dell’area di rigore, il calcio di punizione diretto è calcio di rigore.
Il punto 2 della lettera c) prevede che il pallone è in gioco solo dopo che è uscito interamente dall’area di rigore verso il terreno di gioco. Il mantenimento di questa regola rispetto al nuovo regolamento IFAB è dettato dalle stesse motivazioni di cui al precedente articolo 11 (rimessa dal fondo).
13.1 Punizioni indirette
Il punto 8 specifica i casi in cui va sanzionato il fallo di mano quando non sia evidentemente volontario e cioè: “deviare il pallone con braccia o mani, tenendo una posizione non funzionale al movimento compiuto”.
14. Calcio di rigore
C11
Alla lettera g) si dispone che il portiere non oltrepassi in avanti e con entrambi i piedi la riga di porta prima del tiro, pena la ripetizione del rigore nel caso il pallone non sia entrato in porta.
15. Rigori per determinare la vincente
C5 e C11
La lettera g) prevede che tutti giocatori presenti in campo, eccetto colui che esegue il tiro di rigore, devono restare all’interno del cerchio centrale durante l’esecuzione dei tiri di rigore per il calcio a 11, mentre per quello a 5 nella metà campo opposta.
La lettera b) prevede che l’arbitro scelga la porta verso cui i tiri di rigore devono essere eseguiti, quindi effettui il sorteggio tra i capitani delle squadre, per far scegliere se battere il primo o il secondo dei rigori, che devono essere calciati alternativamente dalle due squadre.
16. Ammonizione
C5 e C11
La lettera A) specifica che la notifica dell’ammonizione non deve essere effettuata con l’esibizione del cartellino se il tesserato non è sul perimetro di gara.
17. Espulsione
C5 e C11
La lettera A) prevede che il tesserato espulso deve abbandonare definitivamente il perimetro di gara prima che il gioco possa essere ripreso.
Il punto 2 della lettera B) dispone che un comportamento violento avvenuto in qualsiasi parte del sito sportivo deve essere sanzionato con l’espulsione (cartellino ROSSO).
la lettera b). 3. dispone che chi commette – disinteressandosi del pallone o non a distanza di gioco dallo stesso – una qualsiasi infrazione sia punibile con un calcio di punizione diretto o di rigore su un giocatore avversario che si trova in evidente condizione di segnare una rete.
Inosservanza delle decisioni arbitrali
Poiché non è più prevista la figura del vice capitano è soppressa la procedura che lo riguardava in caso di espulsione del capitano.
18. Fuorigioco
Si ribadisce che non viene applicata la regola IFAB che presuppone il tocco come condizione per la punibilità del fuorigioco. Sarà infatti sufficiente la partecipazione attiva nel gioco o il fatto che la posizione del fuorigioco possa condizionare i difensori.