A Gradisca si sogna in grande. L’obiettivo non è vincere a tutti i costi ma creare una realtà solida che permetta di valorizzare il paese, dando risalto a valori prettamente amatoriali. Per centrarlo ci sono molte persone che si dedicano alla causa, dai giocatori ai dirigenti in un unità d’intenti comune che sta portando anche risultati a livello sportivo. Il progetto ha come fondamento principale la volontà di creare un gruppo di persone a cui piace giocare a calcio e passare del tempo insieme, ma soprattutto cercare di avvicinare il più possibile i gradiscani a questa realtà amatoriale. Non a caso l’attuale rosa conta circa 14 persone di Gradisca d’Isonzo, situazione di cui la dirigenza ne va fiera. Abbiamo sentito Vito Piova, che oltre a essere nel gruppo dirigenziale è anche uno dei giocatori.
Dopo l’eccellente stagione scorsa quali sono gli obiettivi del Gradisca?
“Gli obiettivi del Gradisca FC (in foto) ovviamente sono quelli di continuare una striscia positiva ereditata dalla scorsa stagione e quindi pensare in grande, fino alla promozione”.
Vi siete rinforzati (se si mi scrivi i nomi dei nuovi arrivi e il loro ruolo)?
“Abbiamo avuto molti nuovi innesti sia di quantità che di qualità: Ervin Pirih, Dean Tesic e Ciro Sedente per dare qualità rispettivamente a difesa centrocampo ed attacco. Infine Nicholas Corazza e Alessandro Graziani per dare più quantità dentro e fuori dal campo per completare una rosa già competitiva”.
Vi piace la nuova formula del Friuli Collinare?
“La nuova formula stuzzica la nostra curiosità ed a mio parere da speranze a tutte le squadre di essere competitive fino all’ultima partita stagionale”.
Secondo voi la LCFC fa bene a perseguire valori come la lealtà e la correttezza sportiva applicando magari delle norme che in un mondo conservatore come quello del calcio magari possono essere inizialmente indigeste?
“Lealtà e correttezza sono punti che nel calcio devono essere sempre presenti! Siamo ben coscienti che talvolta noi dal campo presi dalla foga non siamo proprio dei chierichetti, ma l’importante è che finita la partita ci si stringe la mano e si ride e si scherza come se nulla fosse successo”.
Quali sono le persone più rappresentative nella vostra squadra?
“Non vorrei sbilanciarmi nel dare un nome piuttosto che un altro, perché sarebbe come sminuire pedine comunque importanti per la nostra squadra… La persona che davvero da il massimo sempre e che ci mettere la maggior passione possibile è Franco Pian, il nostro mister! Non finiremo mai di ringraziarlo per questo”.
Siamo a inizio stagione. Se dovessi fare un pronostico dove collocheresti il Gradisca a fine campionato?
“Collocherei il Gradisca nelle prime 6 così da giocare i playoff nella seconda fase stagionale”.