ECCELLENZA
FLAIBANO – SAN LORENZO 0-0
FLAIBANO: Olivo, Pressacco (Viezzi), Prenassi (Sclisizzi), Candolini, Mucignatto, Zuttion, Rota, Picco, Di Bin, Chivilò, Valle (Manente).
SAN LORENZO: Pettarini, Ferreri, Paravano, Picotti,Gaspardo (Sambo), Tonero (Pitassi), Della Mora, Bosco, De Sabbata (Don), Misano, Bon.
ARBITRO: Sosta di Cargnacco.
Flaibano. Squadra di casa a cercare il riscatto dopo la non prevista sconfitta in casa del Torsa e San Lorenzo a cercare di confermare il convincente successo con i Gunners. C’erano quindi tutte le premesse per un match dagli alti contenuti e le attese non sono andate deluse anche se l’unico assente è stato il gol, ma le due formazioni ci sono andate molto vicine con maggiore prevalenza di tentativi da parte degli ospiti nel primo tempo, mentre nella ripresa, sopratutto nel finale, i locali hanno fallito clamorose palle gol. Un risultato finale che da una analitica analisi di quanto successo negli 80’ di gara, può considerarsi sostanzialmente giusto anche se restano le recriminazioni sui due fronti. Inizio di match favorevole agli ospiti i quali sfiorano dopo soli 8’ il vantaggio ma la bordata dai 20 mt di Misano centra la traversa quindi sulla linea di porta. Pare insistente l’azione dei neroarancio che tentano senza riuscirci di sorprendere l’estremo Oivo con Tonero, quindi Bon e a chiudere con Misano. La risposta dei padroni di casa sono affidate alle conclusioni di Chivilò e Zuttion, ma anche in questo caso Flaibano che passa alla supremazia territoriale ed al 18’ un preciso cross di Rota trova la deviazione aerea di Zuttion ma Pettarini ci mette del suo per la decisiva parata, quindi l’incontro registra un sostanziale equilibrio con le difese molte attente e poco propense a nulla concedere agli avversari. Nei minuti finali, la difesa ospite ha preoccupanti sbandamenti ma prima Chivilò e poi Manente non sono lucidi nello sfruttare due nitide palle gol. Per una partita molto tirata, ma mai scorretta, più che sufficiente l’operato arbitrale di Sosta.
Renato Damiani
Pubblicato anche sul Messaggero Veneto del 01/02/2011