Per la sesta volta nella storia della Lcfc lo Ziracco si aggiudica la corona di re del Friuli Collinare. Lo fa dopo un campionato esaltante dove il gruppo ha ritrovato entusiasmo e lo spirito combattivo di un tempo. Ripetersi non è mai facile, ma il team di Ziracco è riuscito a compattarsi nei momenti topici e a bloccare la rincorsa di squadre come la Rosa che hanno tentato, fino all’ultimo, di contendergli il titolo. E proprio nella odierna giornata che lo Ziracco, impattando proprio contro il forte team di Cervignano, ha avuto la certezza aritmetica di aver centrato l’obiettivo. Della stagione ne abbiamo parlato con mister Mauro Podrecca.
A inizio stagione avevate preventivato di centrare questo traguardo?
“Lo Ziracco per storia e blasone deve sempre partire per vincere il campionato. Ammettiamo che mai però come quest’anno la partenza sia stata in salita visto che, il rinnovamento societario attuato e le problematiche legate alla manutenzione e disponibilità del campo sportivo, non ci hanno permesso di allenarci sempre e serenamente presso il nostro centro sportivo; influendo negativamente sul gruppo nel momento cruciale della preparazione estiva. Sicuramente ci hanno aiutato gli stimoli derivanti dall’epilogo della stagione precedente (final three persa per coppa disciplina e per un’unica sconfitta subita nel girone)”.
Quali sono stati i momenti critici della stagione?
“È inutile nascondere che ci sono stati dei momenti difficili, soprattutto tra dicembre ed inizio gennaio quando la squadra ha avuto una crisi di gioco e di risultati da cui ne è uscita con la compattezza del gruppo, con il lavoro e con la mentalità che contraddistingue i ragazzi. Un momento duro da superare è stato anche la sconfitta ai play-off con lo Jalmicco in quanto la squadra ha meritatamente perso causa un secondo tempo non all’altezza; per fortuna si è trattato solo di un episodio isolato da cui i ragazzi hanno saputo prontamente riprendersi”.
E quelli più esaltanti?
“Il momento più esaltante è stato ovviamente la conquista matematica del campionato con il pareggio in casa contro La Rosa in cui la squadra ha giocato per 80 minuti un calcio di grande intensità, voglia, spunti brillanti e mentalità. In un senso più lato il momento più esaltante è stato il filotto di cinque vittorie nelle prime cinque partite del girone Vittoria dove, di fatto, lo Ziracco ha ipotecato la vittoria finale”.
C’è stato qualche giocatore che ha fatto la differenza?
“La differenza l’ha fatta il gruppo inteso come giocatori e come persone al di fuori del campo che hanno dato una mano in ogni ambito e che si sono sacrificate per la squadra e la società. Dovendo però fare un nome, sicuramente Danny Van Buren, laterale difensivo inesauribile, moto perpetuo sulla fascia, puntualità nelle chiusure e velocissimo nei ribaltamenti di fronte tanto da diventare attaccante aggiunto: un lusso per gli amatori”.
C’è un giocatore su cui c’erano poche aspettative ed invece si è rivelato determinante?
“Non è corretto dire che su qualche giocatore c’erano poche aspettative in quanto nello Ziracco, ma penso in qualsiasi squadra amatoriale, non ci sono gerarchie prestabilite e gioca sempre chi sta meglio, chi si è allenato meglio, chi è più funzionale per la squadra anche in base al momento della stagione o all’avversario. Sicuramente posso dire che sono arrivati a Ziracco tre giovani (Bergamasco, Costantini e Pasqualini) che nel corso dell’anno sono migliorati esponenzialmente, sono stati di grandissimo supporto alla squadra e si spera saranno per tanti anni le colonne della stessa”.
Ora vi aspettano le finali regionali: con quali obiettivi le affrontate?
“Alle finali ovviamente è bene arrivarci, meglio se le si vince… Ovviamente non disputando la coppa sarà per noi un problema restare un mese senza giocare partite ufficiali. Suggerisco agli organizzatori di calendarizzarla finiti i campionati nel futuro prossimo venturo e non un mese dopo”.
Chi è la squadra che vi ha messo più in difficoltà e perchè?
“La squadra che ci ha messo maggiormente in difficoltà è stata lo Jalmicco. Grandi giocatori, grande allenatore, rosa completa”.
Conoscete le vostre prossime sfidanti regionali (potrebbero essere Forcate o Aurora Sanfoca)?
“Non conosciamo i nostri prossimi avversari, avremo un mese per studiarli”.
A chi dedicate la vittoria?
“Lo Ziracco dedica la vittoria alla signora Velda Pasquale, per tutti Nelda, storica tuttofare e presenza fissa al chiosco, che purtroppo ci ha lasciati quest’anno. Grazie di cuore Nelda”.