DILUVIO UNIVERSALE A POZZUOLO: IL CERNEGLONS NAVIGA VERSO LA VITTORIA! Chi ha detto che per giocare a calcio serve un campo asciutto? Ieri a Pozzuolo si è giocata una partita che più che di calcio sembrava di water polo, con 22 “atleti” che scivolavano come pinguini sul ghiaccio. Il premio “migliore costume da bagno” se l’è aggiudicato Roberto Mancuso, il portiere del Cerneglons, che si è tuffato nelle pozzanghere con la grazia di un delfino in un acquario. La prima parte del match ha visto il Pozzuolo più intraprendente, forse perché aveva studiato meglio la tecnica del nuoto.
Ma il mister del Cerneglons, Bonati, prima della partita ha tenuto una lezione magistrale degna di un asilo nido sul “come fare amicizia e condividere i giocattoli”, ricordando ai suoi che il pallone va passato anche agli altri e in campo non ci sono solo IO ma NOI…..E così nella ripresa, il Cerneglons ha iniziato a giocare come se avesse improvvisamente scoperto che il calcio è uno sport di squadra – che rivelazione! Oleg Stegnjaja, evidentemente stanco di vedere i suoi compagni scivolare, ha deciso di mettere la palla in rete, giusto per non farla rotolare nel fango un’altra volta.
Ma il vero show l’ha regalato Adnan Dzaferovic, che ha scagliato un missile terra-aria così potente che il portiere avversario sta ancora cercando di capire se era un pallone o un UFO quello che gli è passato accanto. Non contento, Dzaferovic ha poi trasformato un rigore con la stessa facilità con cui si beve un caffè al bar. Menzione speciale per Loris Gorizzizzo, che ha corso sulla fascia come se avesse le pinne, e per il duo di centrocampo Buttò–Mariano, che hanno dimostrato che anche in mezzo al fango si può fare del balletto classico. Il risultato? Un bel 3-0 che ha mandato il Pozzuolo a fare il bagno (come se non ne avesse già fatto abbastanza).
L’arbitro, evidentemente equipaggiato con muta da sub, ha diretto l’incontro come un esperto bagnino, fischiando ogni volta che qualcuno rischiava l’annegamento, in maniera attenta e autoritaria. In conclusione, se il calcio si giocasse sott’acqua, il Cerneglons sarebbe già qualificato per le Olimpiadi. Mister Bonati può essere soddisfatto: la sua squadra non solo ha vinto, ma ha anche dimostrato di poter giocare in qualsiasi condizione meteorologica, persino durante il diluvio universale. Prossimo obiettivo? Imparare a camminare sull’acqua!
Commento di Marco Cavallo (Cerneglons 48)