Sono le regine del calcio amatoriale, sono i fari che guidano molte associazioni. Magari lo fanno nell’ombra, ma la loro passione, la voglia di mettersi in gioco e la competenza è pari a quella dei maschi. Una di queste è Sandra Galasso, 31 enne di Latisana, da qualche anno dirigente del Pertegada c5. Nonostante debba gestire due figli piccoli (10 e 4 anni), trova il tempo da dedicare a un’associazione che in lei fa affidamento per il coordinamento di alcuni aspetti organizzativi. Sandra, persona estroversa a cui piace stare tra la gente, anche se apparentemente sembra avere una corazza emotiva, in realtà è molto sensibile e vive di emozioni. Come quelle che gli ha regalato la pallavolo, sport che ha praticato in età scolastica, e ora il calcio a 5, altra disciplina che segue con grande trasporto e calore. Il “calcetto” è diventato una porzione della sua vita, l’ha coinvolta, l’ha portata ad essere il cuore pulsante dell’associazione. Nel Pertegada c5 Sandra ci mette tempo, voglia, si fa sempre in quattro per non far mancare niente alla squadra ed è sempre disponibile per cercare la soluzione di ogni problema. Fa trovare sempre tutto pronto occupandosi dell’iscrizione di inizio campionato, degli appuntamenti per le visite mediche che poi ricorda il giorno prima a ogni giocatore, recupera sponsor, fa trovare le divise sempre stirate e profumate. Ma non solo: organizza le cene di Natale, la lotteria, vizia i giocatori preparandogli qualche prelibatezza. Insomma una pedina insostituibile a cui tutti vogliono un gran bene.
Le donne sono diventate parte integrante anche nel movimento amatoriale. Nel tuo caso occuparti del Pertegada c5 che oneri ti comporta?
“Mi occupo degli aspetti burocratici, organizzativi e gestionali. Ho iniziato nel 2015 quando il presidente Venaruzzo (un caro amico) vedendomi sempre presente tra il pubblico delle gare sia di calcio a 5 che di calcio a 11, mi ha chiesto se volevo far parte della società per dare una mano. Ed è così che ho iniziato fin da subito ad occuparmi della segreteria, per poi arrivare ad avere più mansioni nel tempo (non ultima anche quella di lavare le maglie)”.
Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto ad accettare questo incarico?
“La passione per lo sport. Fortunatamente l’impegno che mi sono assunta non è così gravoso, ma sono ancora più fortunata ad avere un compagno (che gioca nel Torriana amatori) ed i figli che spesso mi seguono in questa passione”.
Ti piace leggere o preferisci passare il tuo tempo libero diversamente?
“Non vado pazza per la lettura, anche perché sinceramente non ho troppo tempo libero. Dopo il covid ho iniziato a ritagliarmi del tempo per le serie tv di Netflix, ma sono anche un’appassionata di musica”
Il Pertegada, campione in carica, è sicuramente tra le favorite anche quest’anno. Qual è la ricetta vincente di questo gruppo e quali gli obiettivi?
“Per vincere un campionato ci vuole sicuramente una squadra con importanti caratteristiche tecniche, ma forse ancor di più un gruppo coeso e omogeneo che si aiuta nelle difficoltà che ci sono”. Negli ultimi due anni abbiamo vinto sia la FA CUP che il campionato Collinare per cui mi auguro, anche quest’anno, di riuscire a toglierci ulteriori soddisfazioni sportive”.
Cosa pensi del fair play?
“Ritengo che negli amatori sia indispensabile il fair play. Sono la prima ad approvarlo quando capita, anche se spesso invece mi innervosisco quando vedo che gli avversari non lo fanno”.
Qual’è il fulcro del Pertegada c5?
“Per quanto riguarda l’aspetto tecnico grande importanza ha mister Prataviera, che si occupa di allestire il gruppo della rosa. Inoltre sempre mister Prataviera, assieme al presidente Venaruzzo, alla sottoscritta ed ai giocatori Neri (capitano) e Regeni (ex capitano) costituiscono il gruppo dirigenziale. Ognuno ha la sua importanza per la gestione societaria”.
C’è qualcuno in particolare che desta la tua ammirazione?
“Non ho idoli sportivi, tifo Milan, mi piace andare allo stadio ma anche seguire il calcio dilettantistico”.