C’era attesa per il singolar tenzone tra Milan San Martino è l’Arzene, una delle favorite del gruppo C anche in virtù di un potenziale d’attacco impressionante. Basti pensare che nella classifica marcatori ci sono ben quattro giocatori bianco azzurri nelle prime posizioni.
La sfida però finisce con una rete per parte: la tensione di giocare un derby, qualche errore tecnico di troppo e la buona intensità messa in campo da entrambe le contendenti ha abbassato le possibilità di andare a rete. Regge bene la difesa locale, anche per merito della marcatura attenta di Gouba Souleymano sul bomberone Erik Basso, oggi a secco, che non ha consentito agli avversari un gioco fluido ed efficace. Ma le emozioni non sono mancate. Passa in vantaggio il Milan San Martino con Inoussa Zombra, abile a risolvere una mischia e depositare in rete. Pronta la replica dei bianco azzurri ospiti, capaci di impattare con Nertil Jesku, al 4° gol stagionale. Primo tempo è intenso, il gioco spesso frammentario con i locali che potrebbero passare in vantaggio su un rigore calciato però sopra la traversa. Nella ripresa si combatte in ogni settore del campo con l’Arzene che avrebbe la possibilità di chiudere la gara dal dischetto. Anche in questo caso l’errore la fa da padrone con una conclusione che si spegne a lato. Non ci sono più percussioni offensive e la gara si conclude senza vinti ne vincitori.
“Siamo riusciti a ottenere un risultato positivo – dichiara il dirigente locale Attilio Lenardon, contro un Arzene che quest’anno si è presentato al via con una rosa di grande qualità. Era un derby molto sentito, non era facile controbattere una squadra che nelle prime due gare ha realizzato 14 reti. Abbiamo messo in campo voglia e attenzione cercando di stare attenti ai particolari, riuscendo a imbrigliare l’avversario con marcature attente e raddoppi sugli uomini più pericolosi. Siamo contenti – contina Lenardon – perchè quest’anno abbiamo rinnovato mezza squadra e trovare subito l’amalgama non è così scontato. Non ci poniamo obiettivi se non quello di fare un buon campionato e toglierci qualche bella soddisfazione“.