Gli svariati campionati organizzati dalla LCFC – particolarmente attenta alla questione anagrafica dei partecipanti – permettono di giocare un giorno con un compagno di squadra e di ritrovarselo dopo qualche ora come avversario sul campo da gioco. Di storie così se ne sentono a cadenza quasi settimanale. Quella di Alan Paveglio e Alen Borrello va però oltre: i due quarantenni, infatti, sono cugini di primo grado ma soprattutto grandi amici da sempre.
Hanno condiviso tutta la trafila del settore giovanile, dalla Medunese al Fanna-Cavasso, per poi ritrovarsi nei campionati amatoriali, tornando a vestire la maglia del paese d’origine, quella della Valmeduna.Alan, padre di Sebastian, 4 anni, abitando anche a Treviso, decide di tornare a giocare in “patria” grazie ad un affiatato gruppo di amici, ai parenti e ad un grande amico e allenatore come Livio Del Bianco. Alen invece, neopapà, lavora e abita a Meduno e in questi anni è riuscito a dare un grande contributo alla società del suo paese, non solo come giocatore ma anche come aiutante.
I due lo scorso sabato hanno vissuto e condiviso l’amarezza del pareggio contro il Majano che ha impedito alla Valmeduna il salto di categoria (qui l’approfondimento sul match: https://www.lcfc.it/div-oro-fantin-non-basta-al-valmeduna-s-s-463-guadagna-il-diamante/). Due giorni dopo però, si sono ritrovati sul campo nel campionato Vecchie Glorie, questa volta come avversari: Alan nel Codroipo, paese in cui ha abitato per sette anni, e Alen nel Maniago. Bella battaglia sul campo in un clima di rispetto reciproco, il tutto condito da un abbraccio fraterno al triplice fischio.
Una bella storia di due giovani quarantenni che non hanno intenzione di mollare e continueranno a calpestare i campi della LCFC sia da compagni che da avversari. Ce ne sono altre di storie come quella di Alan e Alen? Raccontatecele!