Tempo di esami per le quattro partecipanti ai quarti di finale. Si giocano i return match e, considerato che le prime sfide si sono chiuse in grande equilibrio, tutti si rendono conto che un errore può costare l’eliminazione, una giocata può far esaltare il protagonista e la sua squadra, la concentrazione e l’abitudine a questo tipo di sfide può fare la differenza. Ma ci sono anche casi in cui il crederci fino alla fine e il coraggio pagano. Lo sa lo Stappo che dopo una gara esaltante sotto molti punti di vista si regala la semifinale.
“Finisce come era cominciata: questo potrebbe essere il titolo che racconta le sfide fra Prost e Stappo – racconta Alessandro Fabro. Termina 5a5 il return match dei quarti di finale, il medesimo risultato della prima sfida di ottobre fra queste due squadre, solo che, in questo caso, in palio c’era la qualificazione alla semifinale. La partita è stata bellissima, con lo Stappo che vuole ripetere la buona prestazione dell’andata.

Opposto, però, c’è un Prost agguerrito. Dopo una fase iniziale di studio, il Prost piazza un uno/due con Bressan e Bianchin che sveglia i padroni di casa, lesti a reagire prima con Pirusel e poi con Bruno. Quest’ultimo allo scadere del primo tempo trova la zampata che vale il momentaneo sorpasso. Nella ripresa la musica non cambia, le due squadre si danno battaglia (partita correttissima) con il Prost pronto a ribaltare di nuovo il risultato con i soliti Bressan e Bianchin. Lo Stappo non sta a guardare e la reazione è firmata da un Mattei pronto a siglare il 4a4. Gli ospiti sanno che devono vincere per passare il turno e con caparbietà si riportano in vantaggio ancora con Bianchin. I blues accusano un po’ il colpo – continua Alessandro Fabro – e per qualche minuto lasciano spazio, troppo spazio, allo sortite ospiti, i quali recriminano per un fallo di mano in area non visto dal direttore di gara. Mancano pochi minuti alla fine e, visto come stavano andando le cose, probabilmente sarebbe finita lì: ma evidentemente il destino aveva altri progetti e, infatti, Pirusel riporta la partita in parità, 5a5. All’ultimo assalto, parata formidabile di Tondon che salva il risultato e manda lo Stappo in semifinale, forte anche della vittoria per 2a1 della gara d’andata.

Come già citato è stata una partita corretta animata soprattutto da un grande spirito sportivo che, prima al chiosco e poi a cena (tutti assieme), si è visto tra due squadre che in primis sono un bel gruppo di amici. Complimenti al Prost, bravi”.
Anche sull’altro campo grandi emozioni tra Bild e Santa Maria c5, squadre che avevano concluso in pareggio la sfida d’andata. La spuntano gli ospiti, finalisti nella passata stagione, più freddi sotto rete soprattutto nei momenti topici della sfida. Ci racconta l’andamento del match il locale Luca Domini che, a caldo, commenta: ” Abbiamo iniziato bene la gara portandoci in vantaggio con Ceppa ma gli la reazione ospite non si fa attendere tanto che, su azione di calcio d’angolo, pareggiano con Tessaro abile a calciare in caduta: palla che colpisce il palo ed entra. La partita scorre molto combattuta sino alla metà del secondo tempo quando, in contropiede, il S.Maria c5 pesca il vantaggio con Malisan a cui replica subito Bello, bravo a smarcarsi in area ed a insaccare con freddezza. Nel finale si scatena Tessaro: prima segna dopo un bel dribbling e poi mette in sicurezza in contropiede. C’è da dire che sul 3 a 2 ci sono capitate alcune buone occasioni non siamo riusciti a sfruttare. Finisce 2 a 4″. Complimenti alla Bild, autore per larghissimi tratti di un campionato di vertice, ma anche al Santa Maria C5, capace di uscire nella seconda fase di torneo alzando l’asticella grazie alla sua ottima caratura tecnica ma soprattutto dimostrando come sia importante tenere alta la concentrazione fino al triplice fischio.
Ecco gli abbinamenti per le semifinali:
Stappo vs Manzignel
Santa Maria c5 vs Old Wild West