Matteo Faggiani, con la sua umiltà e dedizione, si sta rivelando un elemento fondamentale per il Pertegada c5. Ingegnere di professione, ha saputo trasformare in realtà i sogni di un team, contribuendo a raggiungere traguardi importanti. Sia nel calcio che nel lavoro, Matteo si distingue per la sua determinazione e la capacità di lavorare in squadra, puntando sempre al raggiungimento degli obiettivi. Dopo aver giocato nelle giovanili del Pertegada e in squadre come Lignano e Bibione, ha trovato nel calcio a 5 la sua vera dimensione. Un cambio di tendenza sorprendente, che lo ha portato a segnare oltre 100 gol. Matteo attribuisce questo successo alla sintonia trovata nel futsal e alla tranquillità interiore, elementi che gli hanno permesso di esprimere al meglio il suo potenziale. La sua storia è un esempio di come l’impegno, la passione e lo spirito di squadra possano portare a grandi risultati, sia nello sport che nella vita professionale.
Qual è stato il gol più significativo per te tra i 100 che hai segnato?
“Tutti i gol sono stati importanti, ma quelli che ricordo con più emozione sono quelli della finale di Coppa contro il Palmanova l’anno scorso.”
Quale avversario ti ha dato più filo da torcere nel corso di queste 100 reti?
“Ci sono molte squadre forti, ma giocare contro Danieli e Palmanova è particolarmente stimolante, e segnare contro di loro è una soddisfazione ancora maggiore.”
Quali sono i tuoi obiettivi futuri con la squadra dopo aver raggiunto questo importante traguardo?
“In questi anni, la squadra ha trovato un’identità che le consente di giocarsela con le migliori del campionato. Quindi, puntiamo a salire il più in alto possibile, senza mai perdere lo spirito amatoriale che ci contraddistingue.”
Come ti senti a essere parte della storia del Pertegada con 100 gol all’attivo?
“Una bella soddisfazione. Sono molto contento e spero di farne almeno altrettanti”.
C’è un allenatore che ha avuto un impatto significativo sulla tua carriera e sul tuo modo di segnare?
“Diciamo che ho iniziato a giocare a calcio a 5 da poco. Ho cominciato 2 anni fa con Victor Prataviera, l’allenatore del Pertegada. Victor mi riprende spesso perché dovrei passarla di più e non provare sempre a girarmi. Però, piano piano, sto imparando ad ascoltarlo!”