Sono state molte le opportunità per il salto di qualità da parte del giovane Daniele Lancerotto attraverso provini con Udinese, Inter, Modena e Carpi, dopo aver iniziato con i Rizzi, quindi Sangiorgina sotto l’ala del maestro Silvano Trevisan, poi S. Gottardo con cui vince il campionato regionale Allievi realizzando più di 20 gol. Nell’estate dell’88 fa parte della formazione juniores della Triestina per poi essere tesserato con la Manzanese ed anche con la casacca arancione arrivano varie promozioni. Sembrava fatta per il suo passaggio all’Ancora in serie B, ma il mancato accordo economico diventa un impasse insuperabile ed anche questa opportunità sfuma. A 19 anni decide di entrare come volontario nell’Esercito nella convinzione di fermarsi in Regione e poter nel contempo continuare a giocare a calcio, ed invece viene trasferito a Bologna dove Daniele ricorda la splendida esperienza passata sino al rientro a Codroipo e la decisione di partecipare e vincere un concorso per entrare a far parte della Polizia Penitenziaria, ma il pallone era oramai diventato una costante della sua esistenza, quindi con la convinzione che le opportunità che contano non si sarebbero più presentate, sposa il calcio amatoriale iniziando con La Rosa formazione che militava nella serie A1 della Figc, quindi Canarino con la Lcfc e nel 2003 finalmente l’approdo con i Warriors diventandone nel tempo il punto di riferimento del reparto offensivo. Con le sue reti e le sue giocate da campioncino mancato, spera di portare alla salvezza i “guerrieri”, poi se dovessero arrivare i play-off, tanto di guadagnato!.
red
Pubblicato anche nel Messaggero Veneto del 07/12/2010