Un brindisi, un momento di euforia può essere fatale. In molti sensi. Soprattutto se vissuto in un contesto particolare, in una location che induce quell’allegria che ti proietta nel futuro con nuovi progetti, con nuove aspettative. E’ successo a un gruppo di amici che, “in trasferta all’October Fest di Monaco”, magari aiutati dalla quantità di luppolo ingerita, durante un alzata di calici, decide di formare una squadra di calcio a 5. E in onore di quel brindisi, dove risuonava l’eco PROST PROST, di chiamarla con quel nome. Sono passati molti anni ma, nonostante l’età anagrafica alta, il club udinese continua a essere tra le protagoniste del campionato amatori di calcio a 5. Il segreto lo svela una delle bandiere, Mauro Comand, portiere e selezionatore del team. <<Da sempre la ricerca continua di un’attenta difesa , figlia del sempre valido motto primo non prenderle, e un pressing alto da parte dei nostri attaccanti, ci permette di trovare continuità di risultati. Quest’anno, probabilmente favoriti dal calendario che ci ha messo di fronte a squadre di pari forza, i successi ottenuti, oltre le nostre attese, ci hanno dato una spinta emotiva, ci hanno catapultato in un sogno che vorremmo continuare a vivere. Considerando quindi l’ottimo inizio di stagione, non ci poniamo limiti. Gestiamo le varie situazioni alla giornata – continua Comand, nella speranza di poter sfruttare al massimo il fattore entusiasmo. La nostra filosofia però vuole che tutti possano dare il loro contributo e fino ad oggi, grazie al turn over, posso affermare che stiamo accontentando tutti. Essendo poi in avanti con l’età dobbiamo cercare di dosare le forze e proprio per questo, anche in campo, cerchiamo di adottare uno schema (1-2-1) che possa darci tranquillità e sicurezza. Sicurezza che ci è garantita anche dal nostro presidente Adriano Cantoni. Egli, supportato da alcuni compagni, gestisce in toto molti aspetti fondamentali della vita della squadra, siano di natura burocratica che pratica. Non dimenticherei il nostro fornitore ufficiale di vino, Nicola Cengig . Dio Bacco ovviamente fondamentale per il terzo tempo della squadra, dove festeggiamo una vittoria o … superiamo la delusione di una sconfitta>>.
Paolo Comini
Pubblicato anche su Tremila Sport del 21/01/2011