“Più calci che calcio” . Questa frase potrebbe riassumere la partita che ha visto gli amatori Gonars (in una foto di repertorio) sul campo di San Vito al torre. Gli ospiti si schierano con un 3-5-2 di contiana memoria con Zanello in porta, linea difensiva formata da Zamparo, Beltrame e Fenato, a centrocampo Sattolo, Zanuttini, Pinzani, Fabbro e Chiccaro e davanti il duo Cocetta e Bragagnini.
E’ proprio quest’ultimo che, pronti via, si ritrova il pallone sul destro ma calcia debolmente dal limite dell’aria. Il San Vito comincia a prender le redini della partita e grazie alle continue sgroppate di Piagno trova il meritato vantaggio. Da questo momento la partita si accende e Chiccaro, vestiti i panni di rambo, comincia ad arare tutto e tutti: è semplicemente incontenibile, le mamme in tribuna portano a casa i bambini, nel paese iniziano a risuonare sirene antipanico, il sindaco di San Vito al Torre accorre in tribuna preoccupato di non avere più nessuno in vita che lo voti a partita finita. Il Gonars, vedendo il loro centrocampista caricarsi la squadra sulle spalle, si rimbocca le mani e comincia a prender dominio del campo, trovando il gol del pareggio ad inizio ripresa su rigore trasformato da Cocetta. La partita è uno scontro di rabbia, entrate, contrasti, adrenalina, testosterone, da cui l’arbitro non sa come uscirne se non fischiando la fine della partita e chiamando i pompieri a recuperare i pezzi di tibia e femore lasciati dai 22 giocatori in campo. Ma la cosa bella sapete qual è? Dopo aver lottato in campo fuori, in chiosco è tornata l’amicizia che contraddistingue lo spirito amatoriale e dopo fiumi di birra le due squadre tornano a casa con un buon punto e qualche botta in più! –
commento di: Bragagnini Manuel (ASD Gonars)