“Un derby è sempre un derby”, recita un adagio calcistico che ha trovato la sua ennesima conferma sabato pomeriggio sul terreno di gioco del “Dandolo”. Ad affrontarsi, in un match sentitissimo, la Gioventù Maniaghese e il Vecchio Amore Montereale, in una sfida che, nonostante un primo tempo avaro di emozioni, ha regalato un finale al cardiopalma.
Sotto un cielo primaverile, le due compagini si sono inizialmente studiate a centrocampo. L’approccio tattico speculare e la marcatura a uomo imposta dal Vecchio Amore hanno imbrigliato la manovra offensiva di entrambe le squadre. Ne è scaturita una battaglia intensa, fatta di numerosi duelli individuali, ma con poca lucidità negli ultimi metri, mantenendo il punteggio bloccato sullo 0-0.
La prima timida scossa al match l’ha data la Gioventù con un tentativo dalla distanza di Selva, nato da una rimessa laterale e da una sponda intelligente di Marcolina Laubia. La risposta del Montereale non si è fatta attendere, affidata a un tiro da fuori area di Pavani, ben respinto dal portiere di casa Rizzetto.
Nella fase centrale del primo tempo, un paio di calci piazzati per parte hanno creato qualche apprensione, culminando in un colpo di testa su corner finito di poco a lato. Nessuna delle due formazioni è riuscita a trovare il varco giusto, nemmeno quando il Vecchio Amore è stato costretto a sostituire il proprio estremo difensore titolare Polesel a causa di un infortunio.
La ripresa ha mantenuto lo stesso canovaccio tattico: ritmo elevato ma scarsa concretezza sotto porta. Quando ormai il pareggio a reti bianche sembrava il risultato più probabile, ecco l’episodio che ha infiammato il finale. Era pieno recupero, mancavano solo due minuti al triplice fischio, quando Abazi (in foto) ha estratto dal cilindro un gol di rara bellezza. Una punizione potente e precisa scagliata da circa quaranta metri si è insaccata imparabilmente sotto l’incrocio dei pali, scatenando l’esultanza sfrenata della panchina e dei tifosi nero-oro.
Mentre la sfera gonfiava la rete, tutti i giocatori della Gioventù si sono riversati verso la bandierina del corner, inseguendo un incontenibile Abazi, che nella foga della gioia si è liberato della maglietta.
Nonostante uno spettacolo tecnico non esaltante, il Derby del Ponte Giulio ha regalato emozioni forti, soprattutto nel finale. E la festa non si è conclusa con il fischio dell’arbitro. Nel “terzo tempo”, le due squadre e i rispettivi sostenitori hanno potuto condividere un momento conviviale, animato da musica in vinile e grigliate organizzate dai giovani volontari della Gioventù Maniaghese, supportati dal caloroso contributo dei ragazzi giunti da Montereale Valcellina.
Non sarà stato un match da antologia per la qualità del gioco espresso, ma è stato senza dubbio “calcio vero”, fatto di rivalità, passione e un guizzo improvviso capace di decidere una partita intera. La Gioventù Maniaghese porta a casa due punti preziosi, lasciando al Vecchio Amore l’amaro in bocca per una sconfitta arrivata proprio allo scadere.
Contributo fornito da Gioventù Maniaghese