A testimonianza di un girone particolarmente equilibrato, le partecipanti sanno che non bisogna lasciare punti per strada. San Vito Al Torre e Gonars lo sanno, vogliono mantenere la categoria, e si sfidano prestando attenzione anche ai particolari. Ne nasce un pareggio che, per quando emerso sul terreno di gioco, accontenta entrambi. La partita la racconta l’ospite Luca Tafuro.
“Un venerdì sera freddo in quel di san vito dove sia i padroni di casa che gli ospiti vogliono continuare la loro striscia positiva; nonostante le molte defezioni da entrambe le parti, la partita è viva e costantemente in bilico. Parte meglio il San Vito che sfrutta un inizio sonnecchiante del Gonars. La prima occasione è per i padroni di casa, che scaldano i guanti a Tomasin. E’ il preludio al vantaggio locale, lesti ad approfittare di un errore difensivo per depositare in rete, con Cecotti, da pochi passi. Il gol sveglia il Gonars. Gli ospiti vanno vicino al pari prima con Budai e poi con Bragagnini. Il gol è nell’aria e, alla mezz’ora, arriva il pari: filtrante di Pinzani, intervento mancato della retroguardia sanvitese con Bragagnini che si invola in campo aperto e deposita in rete sul palo lontano. Il secondo tempo riparte sugli stessi ritmi del primo, con entrambe le squadre a caccia del gol vittoria: il Gonars crea ma non concretizza, mentre il San vito trova un Tomasin in stato di grazia che nega loro il gol. I cambi portano linfa nuova al team ospite, mentre il san vito cala un po’ fisicamente; ci prova Pinzani per gli ospiti a segnare, ma il suo tiro a giro viene tolto dall’ incrocio da un miracolo del portiere di casa. Poco dopo è Caissutti a sgroppare in fascia e a servire in mezzo un cioccolatino sul quale Adamo non si fa trovare pronto, sciupando l’occasione. L’ultimo sussulto lo regala Matellon, che passa tra due uomini e viene abbattuto in area: Pinzani dal dischetto si fa ipnotizzare e la partita si conclude sull 1-1. risultato complessivamente giusto tra due squadre che dovranno continuare a lottare per mantenere la categoria. Nel chiosco invece, la categoria è più che confermata…”