Una partita che ha avuto più colpi di scena di una sceneggiatura cinematografica quella andata in scena ieri tra l’Aurora e il Valvasone, terminata con un combattuto pareggio per 1-1. Un incontro che ha visto ribaltamenti di fronte, decisioni arbitrali contestate e un’Aurora eroica, capace di reagire nonostante due espulsioni che l’hanno costretta a giocare in inferiorità numerica per gran parte del match.
L’incontro si accende immediatamente: bastano appena quattro minuti per assistere a un episodio che cambierà il volto della gara. Roberto Cappellani si invola in area e calcia a rete, trovando la deviazione del portiere locale Andrea De Nobili, il quale però respinge la sfera proprio sui piedi di Elvis Toffoli. Quest’ultimo, nel tentativo disperato di evitare il gol, commette un fallo di mano sulla linea. L’arbitro Zampa non esita: espulsione per Toffoli e calcio di rigore in favore del Valvasone. Sul dischetto si presenta Stefano De Giusti, ma la sua conclusione si spegne clamorosamente a lato, regalando un sospiro di sollievo ai tifosi di casa.
Nonostante l’inferiorità numerica, l’Aurora non si scompone e anzi, reagisce con orgoglio. Al 30′, Tommaso Mingozzi mette in difficoltà il portiere ospite Francesco Salvador, bravo a intercettare la sua conclusione. Pochi minuti dopo, un’altra rapida azione dei sanfochesi culmina con un potente tiro di Michael Trevisan, bloccato in due tempi dall’estremo difensore ospite. Il Valvasone non sta a guardare e risponde con un contropiede sulla destra, che libera Stefano De Giusti davanti alla porta, ma l’attaccante spreca una ghiotta occasione.
La ripresa si apre con un equilibrio apparente, nonostante l’uomo in meno per l’Aurora. Ma al 46′ arriva la doccia fredda per i padroni di casa: un cross dalla sinistra sorprende Andrea Lenardon, che sembra incerto nello stop, la difesa non riesce a intervenire e l’attaccante del Valvasone trova lo spazio per depositare la palla in rete, portando in vantaggio gli ospiti.
Il match sembra indirizzato, ma al 56′ si verifica un episodio che infiamma ulteriormente gli animi. Durante un’azione sulla fascia destra, Alessio Toffoli viene steso da dietro da Gianpiero De Iorio. La reazione di De Iorio è veemente a causa di una errata interpretazione: convinto di aver ricevuto un colpo al naso dal giocatore dell’Aurora durante la caduta, si scatena una piccola bagarre. L’arbitro, posizionato dalla parte opposta del campo, interviene ed espelle entrambi i giocatori tra lo stupore generale. Fortunatamente, i due giocatori si sono chiariti serenamente fuori dal campo, appurando che la contusione di De Iorio era dovuta all’impatto con il terreno.
Nonostante la doppia inferiorità numerica, l’Aurora non si arrende e anzi, sembra trovare nuova linfa vitale. La squadra di casa si getta in avanti, pressando con maggiore intensità la difesa ospite. Un minuto dopo l’espulsione, Michael Trevisan spreca una buona occasione in area, calciando alto. Al 70′, Paolo Ciervo crea scompiglio sulla sinistra e impegna Andrea De Nobili, bravo a sventare la minaccia.
La pressione dell’Aurora viene premiata al 72′: un cross dalla sinistra trova l’inserimento in tuffo di Stefano Feletto, che con un gesto acrobatico anticipa il portiere e sigla il gol del pareggio, facendo esplodere la gioia del pubblico di casa.
Nel finale, l’Aurora continua a crederci e sfiora il gol vittoria in diverse occasioni. Nei minuti di recupero, uno splendido contropiede di Jacopo Mingozzi libera Michael Trevisan, il cui colpo di testa da ottima posizione termina a lato. Pochi istanti dopo, un altro potente tiro di Trevisan viene deviato in angolo dal portiere ospite. All’83’, infine, Enrico Teso si trova a tu per tu con l’estremo difensore avversario, ma calcia una debole palombella facilmente parata.
Nonostante l’inferiorità numerica per quasi tutta la partita, l’Aurora ha dimostrato grande carattere e ha sfiorato una vittoria che avrebbe avuto del clamoroso. Amaro in bocca per i padroni di casa, che recriminano per il secondo punto sfumato. Il Valvasone, pur non riuscendo a sfruttare la superiorità numerica, porta a casa un punto prezioso.
Il tutto si è concluso con un disteso “terzo tempo” all’insegna della sportività, a testimonianza di una sana rivalità sul campo.
Contributo fornito da Alberto Tubia ( Aurora)