Il campionato carnico amatori è stato creato e seguito da Renato Damiani e Adriano Dario. Ora che questi due pilastri organizzativi sono usciti di scena, la pesante eredità passa nelle mani di un nuovo gruppo di dirigenti. Ragazzi che, con senso di responsabilità, hanno deciso di spendersi in prima persona per dare continuità al progetto sportivo iniziale. Da subito hanno dimostrato di avere passione, voglia di mettersi in gioco, entusiasmo. Tutti elementi che fanno di queste persone un valore aggiunto per la Lcfc, ma soprattutto sono un bel viatico per il futuro del campionato carnico amatori. Abbiamo sentito uno dei nuovi organizzatori, Cristian Cianciotta.
Come ti sei avvicinato al mondo amatoriale?
“Come non ci si può avvicinare al calcio amatoriale? E’ una bellissima realtà che ti permette di coltivare la grande passione per il calcio e la socialità sotto ogni aspetto e distinzioni, dove a volte l’età non conta, dove spesso ci si alleggerisce dagli innumerevoli impegni professionali e famigliari che ben tutti conosciamo. Una cura per anima e corpo”.
Dopo molti anni di gestione Damiani, c’è un nuovo gruppo di lavoro che organizzerà il campionato carnico amatori. Come si è formato questo gruppo e quali compiti vi siete dati.
“Le dimissioni di Renato Damiani e Adriano Dario, creatori e traghettatori del carnico amatori per 27 anni, avevano decisamente scosso l’ambiente. L’idea che dopo anni di glorioso battaglie e puro divertimento il campionato non potesse più disputarsi ha acceso in alcuni di noi un senso di responsabilità. Da qui siamo diventati un gruppo di 5 persone (io, Nicola Copetti, Michele Vuerli, Stefano De Nipoti, Sante Zigotti). Un gruppo coeso da nuove e vecchie amicizie dove c’è rispetto reciproco, libero pensiero e massima condivisione. Ognuno di noi supporta il gruppo con la propria esperienza maturata sul campo da giocatori e da dirigenti”.
Quali obiettivi vi ponete a medio lungo termine?
“L’unico obiettivo, al momento, è quello di garantire un corretto e fluido svolgimento del campionato che non sarà di facile gestione per lo svolgimento di alcuni anticipi del carnico FIGC che potrebbero sovrapporsi alle nostre giornate di gara”.
La Lcfc è stata sempre un laboratorio di idee, di nuove proposte sportive. Questa filosofia, questa voglia di provare cose nuove, sarà portata anche in Carnia?
“Tutti noi crediamo che portare avanti nuove idee, nuove proposte, con i tempi e modi giusti senza stravolgere vecchi equilibri, sia molto positivo ed essenziale per il futuro di questo movimento”.
Nel nuovo comitato siete tutte persone che arrivano da squadre. Quale sarà il vostro rapporto con le associazioni?
“Il nostro intento è quello di fare del nostro meglio per dare continuità a questa bellissima realtà, il carnico amatori, senza nessuna velleità ma aperti al dialogo per un fine comune. Arrivare direttamente dalle squadre al direttivo ci permetterà di essere più vicini alle associazioni e comprendere le loro necessità”.
Quali sono state le criticità che avete trovato nel prendere in mano l’organizzazione?
“Il grande lavoro svolto negli anni da Renato Damiani ci ha decisamente semplificato le cose. Come si suol dire abbiamo trovato la pappa quasi pronta! Ciò non toglie che la criticità più grande è stata sicuramente fare i calendari del campionato rispettando le richieste (troppe) di tutte le squadre partecipanti”.
Qual è un tuo sogno nel cassetto in ambito amatoriale?
“Che lo spirito amatoriale, con la sua sana competizione e il suo prezioso stare insieme, possa crescere non solo come di numero di squadre o di svariate categorie (femminili, ragazzi, bambini), ma possa anche allargare i propri confini”.