L’incontro tra l’Unione Triestina e La Rosta Sacile si preannuncia interessante, con entrambe le squadre all’esordio e desiderose di iniziare il torneo con una vittoria. Le due squadre si conoscono per precedenti incontri in tornei, ma le formazioni sono cambiate, rendendo difficile prevedere l’esito della partita.
L’Unione Triestina può contare su una formazione con giocatori di grande esperienza e tecnica, a partire da Paolo Colautti tra i pali, un portiere con esperienze nella nazionale italiana di Walking Football, e da Fabio Schiraldi, ex giocatore della Triestina. Sull’altro fronte il team di Sacile è profondamente rinnovato e ha grande entusiasmo. La sfida prende quasi subito una piega favorevole ai locali che, grazie alla doppietta di Schiraldi e al gol di Piero Pison, guadagnano i primi due punti della stagione guadagnando la pole position.
L’analisi della gara la fornisce il capitano e mister ospite Silvio Voineagu: “Ci sono partite che restano nella storia, e poi ci sono quelle che vorresti dimenticare già sotto la doccia. Il nostro ultimo match rientra decisamente nella seconda categoria. Un 3-0 secco, senza appello, con più errori che tiri in porta e momenti di puro panico difensivo. Ma andiamo con ordine:
Arriviamo in campo, dopo un corto briefing da parte dell’arbitro, con il morale alto, le divise fresche di bucato e la voglia di dimostrare che nonostante l’età abbiamo ancora qualcosa da dire. I primi 15 minuti sono persino incoraggianti: passaggi precisi (più o meno), una buona tenuta nel centro campo e in difensiva con qualche tentativo di costruire gioco. Per un attimo, ci crediamo davvero tenendo con ordine quasi fin alla fine del primo tempo. Ma i locali, che hanno spesso bombardato il nostro portiere, alla fine trovano il vantaggio con un tiro che sembra un colpo di biliardo: palla che centra i due pali e poi entra in rete. Renato, il nostro portiere ci guarda con lo sguardo di chi ha appena scoperto che il Wi-Fi non funziona: incredulo e disperato. L’esperienza di qualcuno di noi non è bastata. Gli avversari sono bravi a bloccare i nostri pochi tentativi di tirare in porta senza successo anche grazie ai nostri errori in fase di passaggio.
Arriva il secondo tempo. Facciamo i cambi (alla fine tutti devono giocare), perdiamo il centro campo, e anche la concentrazione. Se il primo gol e stato un colpo di fortuna, il secondo e tutto merito nostro perchè abbiamo lasciato solo l’avversario, davanti alla nostra area. Arriva poi anche il terzo gol e quindi la sconfitta. Il nostro sudore non è bastato per portare un punto a casa. Si riconosce la superiorità degli avversari, ma si discute anche sugli episodi, sui cambi. Ma non ci demoralizziamo. Siamo ancora uniti e pronti ad affrontare il terzo tempo. In fondo nel Calcio Camminato non conta vincere ma divertirsi, socializzare, fare nuove amicizie.
Ringraziamo l’Unione Triestina Walking football per l’ospitalità e l’arbitro, sig. Paolo D’Andrea, per la sua pazienza. Il mio esordio in panchina non è andato bene. Spero di non fare la fine di Thiago Motta”.