Pomeriggio primaverile, clima perfetto e spirito sportivo alle stelle: è questo lo scenario della bellissima partita di calcio camminato tra LA ROSTA Sacile e SanGioCaCalcio, terminata con un meritato pareggio per 2-2. I locali conquistano il primo punto stagionale mentre per gli ospiti si tratta del secondo pareggio consecutivo.
Nonostante il ritmo “controllato” imposto dalle regole del gioco (vietato correre, eh!) – racconta il locale Silviu Voineagu – Gianfranco, il difensore sacilese si fa male per un contrasto di gioco. Per lui solo doccia calda dello spogliatoio. Grazie Jack. SanGioCaCalcio parte forte e trova il vantaggio con una bella azione di Massolin. Ma La ROSTA Sacile non ci sta e risponde con il gol del pareggio con un tiro mirato di Franco De Re.
Nel secondo tempo è ancora equilibrio, con entrambe le squadre che si affrontano a viso aperto. Stasera ho visto quella grinta agonistica dei vecchi tempi, e cosi Massolin piazza un tiro fortissimo che, come nel primo tempo, Renato il nostro portiere( il nostro miglior giocatore in campo), non trattiene con conseguente vantaggio ospite!
L’arbitro, diplomatico, ha preferito usare più il fischietto per incoraggiare che per punire, frammentando il gioco quando era necessario. Ma ha fatto bene perchè, in queste prime fasi dobbiamo imparare insieme il regolamento di gioco.
Al minuto 45, un pallone filtrante di Maurizio Pessotto fa trovare Andrea Rui a tu per tu con il portiere: l’attaccante è bravo a siglare con un bel piazzato dal limite e a trovare il pareggio. La panchina esplode, fumogeni bianco-rossi invadono la curva sud. 2-2 per il grande rammarico della tribuna ospite.
Il SanGioCaCalcio si è dimostrata una squadra ben organizzata in campo con 1-2-2
difficile da superare in difesa e nello stesso tempo molto pericolosa in attacco. Va
riconosciuta la graditissima partecipazione di Elena Bagnarol, una giocatrice che si è dimostrata
molto pericolosa in diverse azioni.
L’arbitro mette fine con un acuto triplice fischio, mandando tutti nel terzo tempo.
Grande fair play in campo, un solo giocatore del Casarsa ammonito con cartellino giallo per non aver rispettato la distanza. Applausi dagli spalti per ogni occasione e strette di mano sincere al termine del match: il calcio camminato dimostra ancora una volta di essere molto più di uno sport: è una festa, una comunità, un modo bellissimo di vivere il pallone.
Contributo fornito da Silviu Voineagu (La Rosta)