Gli Sbregabalon stanno affrontando la loro ennesima stagione nel campionato Amatori a 5. Abbiamo sentito una delle anime della squadra, Luca Felettig, per tastare le sensazioni della squadra dopo questo primo scorcio di stagione che ha portato la qualificazione al turno successivo in FA Cup e la conquista di due punti in altrettante gare disputate in campionato, frutto di una vittoria alla prima giornata contro l’Osteria al Toscano e la sconfitta dell’ultimo turno per 5-1 contro la Danieli.
In primis qualche doverosa battuta è stata spesa in merito alle modalità con le quali si è affrontata la ripartenza, in particolare gli stringenti protocolli per lo svolgimento dell’attività al chiuso: “Abbiamo la fortuna di giocare le partite in casa in una struttura molto organizzata, dotata di reception per l’autenticazione, di termometro e di numerosi spogliatoi che ci permettono di mantenere sempre il distanziamento“.
Il periodo di sospensione sembra aver compattato il mondo giallo-flou: “Durante il lockdown siamo restati in contatto tramite i social network per poi riprendere l’attività non appena questo è stato permesso, quindi già da maggio dello scorso anno. Abbiamo la fortuna di avere un numero di atleti molto ampio, compresa la squadra Over 40. Questo ci ha permesso di avere addirittura venti persone presenti quando organizzavamo i primi ritrovi estivi“. La compattezza e profondità della rosa sono uno dei punti di forza del sodalizio: “Il fatto di poter contare su giocatori che possono giocare sia in una categoria che nell’altra è sicuramente un fattore positivo“.
Una battuta finale sulla nuova formula del campionato: “Personalmente non sono molto d’accordo su come si sia deciso di organizzare il torneo degli Amatori. Preferivo la formula degli scorsi anni perché da gennaio in poi ci permetteva di affrontare squadre del nostro livello e ambire alla vittoria di un trofeo. Quest’anno invece, strutturando il campionato in un girone unico e vista la qualità di alcune squadre che ritengo molto attrezzate, per noi è praticamente impossibile pensare di guardare in alto. Il rischio concreto è quello di arrivare a gennaio privi di stimoli. Per questo si poteva pensare di fare piccole finaline per dare un senso a tutte le partite – l’idea è comunque quella di non abbassare la guardia – Vogliamo comunque giocarci ogni partita al meglio, considerando anche le buone prestazioni in FA Cup: per noi arrivare tra i primi cinque sarebbe un ottimo traguardo, considerando la difficoltà delle partite e l’assenza di squadre materasso“.