In qualità di Presidente e componente dell’ A.S.D. friuliingol.com (ed orgoglioso di esserlo) mi sento in diritto e dovere di rispondere a colui che mi ha chiamato in causa a proposito dell’ottavo di finale disputato sul campo di Sedegliano. Sono rimasto tanto sorpreso quanto sconcertato leggendo il commento relativo alla partita sopracitata. Premesso che, si sa, in questi casi ognuno tira l’acqua al proprio mulino,serenamente rispondo che di sleale nulla e dico nulla abbiamo commesso. Conosco benissimo le problematiche delle società sportive che hanno in gestione i campi di calcio ma considerare che il terreno di gioco sul quale abbiamo disputato la partita si sarebbe potuto rovinare bè, siamo al limite dell’assurdo anche perchè, arrivati sul posto dopo un primo sopralluogo abbiamo constatato il perfetto stato del rettangolo verde e, di comune accordo con i nostri tesserati, abbiamo deciso di prepararci per disputare l’incontro anche perchè, il giorno seguente, visti gli impegni precedentemente presi dai nostri giocatori( e non solo calcistici) era impossibile per noi riuscire a mettere insieme undici elementi. I giocatori ( di entrambe le squadre) che avevano messo all’inizio i tacchetti di metallo sono entrati di nuovo negli spogliatoi a cambiarsi le scarpe con quelle di gomma in quanto il campo risultava addirittura troppo duro. La prova che il furbetto del quartierino ci avesse messo del suo veniva proprio dall’arbitro che non valutava nemmeno il caso di procedere ad un sopralluogo e dava subito inizio alla gara. Giusto ai fini statistici giova ricordare che in tale giornata si sono giocate tutte le partite programmate senza rinvio alcuno (!!!). Lo stesso De Candido conferma quando scrive: “ L’arbitro non ha potuto far altro che dare inizio alla gara…” appunto perché il campo era perfetto. E allora signor De Candido, a che gioco giochiamo ?
La squadra locale,su pressione del primo cittadino,sentendo i commenti, era combattuta tra la disputa ed il rifiuto a scendere in campo ma poi ha prevalso il buonsenso e la partita si è giocata come del resto tutte la altre partite degli ottavi in programma lo stesso giorno alla stessa ora.A mente fredda una domanda sorge spontanea: visto che le previsioni prevedevano pioggia nella giornata di lunedì già da diversi giorni perchè non si è pensato di chiedere lo spostamento prima o l’inversione del campo o cercare un impianto sportivo nelle vicinanze nel quale non ci fossero questi “problemi logistici”? Cosa sarebbe successo in caso di rinvio al giorno successivo e avesse continuato a piovere? Avremmo decretato la vincente con il lancio della monetina visto che l’incontro si sarebbe dovuto disputare entro e non oltre il martedì? Diro’ di piu’: io stesso il venerdì precedentemente la gara avevo contattato il De Candido prospettandogli il pericolo pioggia per lunedì e ipotizzando uno spostamento della gara, ma l’allenatore degli Atti Impuri rifiutò spiegando che martedì il cmpo era impegnato, essendo in programma il tornei dei borghi. Sorvolando sul commento delll’incontro, mi preme solo correggere l’autore del fallo da rigore che non è stato commesso da Micottis ma da Giaiotti (se dobbiamo dirle tutte almeno diciamole giuste…) posso dire che a fine partia mi sono complimentato con gli avversari ed ho invitato i miei giocatori a non esultare negli spogliatoi in segno di rispetto degli stessi come mi ha insegnato un signor allenatore diversi anni fa. Perdere ai rigori non piace a nessuno, soprattutto quando a lungo si è cullata l’illusione dell’impresa. Impresa, tra l’altro, che la sua squadra avrebbe meritato avendo giocato alla pari con generosità e coraggio e che solo la lotteria dei rigori le ha negato.
E’ facile richiamare per gli altri principi di lealtà, fairplay, onestà, quando poi si è i primi a non osservarli e ci si fa espellere litigando con i giocatori avversari. Troppo facile signor De Candido. Quando legge i comunicati ufficiali non vada subito a pagina tre, si fermi qualche volta a pagina due. Per quanto riguarda l’ augurio di non ritrovarmi mai più su un campo di calcio è suo diritto cambiare sport: per quanto mi riguarda ho intenzione di continuare fin quando mi sorregge la passione ed il fisico e la famiglia permette. Se poi, signor De Candido, cambierà idea sarò sempre pronto ad incontrarla sui campi di tutto il Friuli per altre belle gare.
Un’ultima precisazione mi sento di farla a proposito del fatto che si lascia alle società la possibilità di spostare gli incontri a causa di maltempo: c’è sempre qualcuno che ne approfitta marciandoci sopra, della serie fatta la legge trovato l’inganno….
Mandi! Salude la femine e busse i fruts.
Franco Poiana ( quel tale della radio…)