A San Daniele, nella prima giornata d’estate, sotto un sole cocente, si è svolto il torneo finale tra le squadre vincitrici della Coppa dei Colli, dei Monti, del Mare e di Pordenone. Il regolamento prevedeva partite secche da 40 minuti; in caso di parità, si sarebbe proceduto con i calci di rigore. Questa formula ha favorito lo Sclaunicco, che nella prima semifinale ha superato il Real Sella. Il Casarsa, invece, ha dovuto “sudare le proverbiali sette camicie” per avere la meglio su un ottimo Drenchia Grimacco, costretto a cedere il passo solo a causa di un errore del proprio portiere su un tiro non irresistibile dalla distanza di Castellarin.
Il Casarsa ha iniziato la partita con maggiore brio, cercando di imporre il proprio gioco e presentandosi al tiro in un paio di occasioni, senza però inquadrare lo specchio della porta. All’8º minuto, un brivido ha percorso la difesa dello Sclaunicco: il Casarsa ha trovato il gol, inizialmente convalidato dall’arbitro. Tuttavia, la segnalazione di fuorigioco del guardalinee, confermata da un rapido consulto e dalla prospettiva della tribuna, ha portato all’annullamento della rete.
Con il passare dei minuti, il Casarsa ha provato a costruire azioni con geometrie più elaborate, mentre lo Sclaunicco si è affidato alla solidità di Coppino, vero punto di riferimento offensivo, capace di tenere alta la squadra e agire anche da rifinitore. Al 16º minuto, una punizione di Castellarin del Casarsa ha sfiorato la traversa, segno di una costante, seppur sterile, pressione.
Lo Sclaunicco, dal canto suo, ha impostato una partita di contenimento, cercando spunti con lanci in profondità. Da uno di questi, Coppino ha servito Santoro, ma l’attaccante è stato anticipato per un soffio dall’uscita provvidenziale del portiere avversario. Col passare dei minuti, i “verdi” dello Sclaunicco hanno preso campo, anche se la sfida è rimasta in stallo. Il Casarsa, pur più propositivo, non è riuscito a scardinare le maglie difensive avversarie, ben organizzate e pronte a chiudere ogni varco.
Poi, l’episodio che ha deciso la gara. Allo scoccare del 79º minuto, un fulmineo scambio sulla fascia destra tra Paiani ed Emanuele Tavano dello Sclaunicco ha illuminato il gioco. E. Tavano è arrivato sul fondo e ha crossato con precisione per Alessandro Marangone che, con una girata impeccabile, è riuscito a infilare la palla alle spalle del portiere avversario, scatenando l’esultanza della panchina e dei tifosi.
Un gol che ha spezzato l’equilibrio e ha premiato il cinismo dello Sclaunicco che, difendendosi con ordine fino al triplice fischio, ha potuto esultare per aver vinto la prima edizione della Coppa delle Coppe. Rammarico tra le fila del Casarsa, consapevole di aver giocato una buona partita senza però riuscire a finalizzare la mole di gioco proposta.