Il Lovaria, da neopromossa, è una delle rivelazioni di questa prima parte di campionato. Le sue prestazioni, finora quasi impeccabili, hanno portato la squadra a realizzare 4 vittorie su 5 gare a dimostrazione che la formazione giallorossa non è stata “costruita” solo per mantenere la categoria. Il match contro i Carioca, squadra tosta che ad oggi non è riuscita a esprimere le sue potenzialità, ha messo in evidenza una buona struttura di gioco e delle individualità che, nell’arco del campionato, possono risultare le carte vincenti.
“Il Lovaria – racconta la locale Elena Benedetti – parte bene e mantiene saldamente il campo, ha il maggior possesso palla ma non riesce a impensierire gli ospiti. Eppure qualche pericolo lo porta come nei minuti iniziali con Paludetto, che colpisce male di testa, Di Lena e Lostuzzo. Ma le conclusioni sono fuori dallo specchio o preda dell’estremo difensore dei Carioca, reattivo a intervenire e sbrogliare alcune situazioni potenzialmente pericolose come ad esempio il colpo di testa di Mansutti sventato con una prodezza da applausi. Il Lovaria gioca ma non riesce a trovare la via del gol, mentre il Carioca prova a rispondere con una difesa attenta e ordinata. Sul finire del primo tempo Maturi fa gridare al gol con una conclusione che finisce di poco sopra l’incrocio dei pali, ma il punteggio non si sblocca.
Nella ripresa, al 54°, gli sforzi offensivi locali vengono ripagati: il neoentrato Peressini si fionda sulla palla al limite dell’area e fulmina tutti con una staffilata di collo pieno che brucia la rete. Ora il Lovaria gioca con più serenità, amministra il vantaggio e al 70° sfiora il raddoppio con Maggio, abile a saltare un uomo al limite dell’area e calciare sul primo palo ma la sua conclusione è deviata in angolo dal portiere. Finisce 1-0 un match gestito bene sul piano del gioco dove però il Lovaria è risultato poco concreto sotto rete”.