Non sembra metà aprile sul sintetico di Manzano. Pioggia intermittente e temperature assai poco primaverili rendono la vita meno gradevole sia a chi scende in campo che – ancor di più – a chi eroicamente si accomoda sulle panchine per ASD Carioca – Atti Impuri, gara che chiude il girone di andata della seconda fase di entrambe le compagini.
I primi minuti sono di studio, come da copione, e la sfida appare equilibrata. La formazione dei gialloblu di casa (oggi, però, in divisa rossa) li spinge ad addensarsi al centro del campo. Capitan Vrizzi e compagni di reparto riescono a fare gioco, lasciando però spazio per incursioni avversarie sulle fasce laterali. I primi pericoli arrivano da lì, ma la porta Carioca non corre inizialmente seri pericoli. Per sbloccare il risultato serve un calcio piazzato. Il direttore di gara sig. Conzutti vede una spinta all’altezza del vertice destro dell’area, su cui i padroni di casa hanno forse più di qualche ragione per protestare.
Ma, da che mondo è mondo, le proteste non servono a nulla, e sul pallone si presenta Tonasso, pronto ad inaugurare quella che sarà per lui una serata monstre. Traiettoria a giro che rimbalza sul terreno viscido e si infila sotto le braccia di un Chiarandini tutt’altro che impeccabile: 1 a 0 e palla al centro.
I Carioca provano a reagire, fanno anche vedere cose interessanti tra le due tre quarti, ma ben arginati dall’attenta difesa ospite non riescono a trovare – o crearsi – spazi negli ultimi 25 metri. Prima della fine del primo tempo arriva invece il raddoppio degli ospiti. Distrazione collettiva dei Carioca, convinti di dover battere una rimessa laterale che l’arbitro assegna invece agli Atti Impuri. Il conseguente immediato ribaltamento di fronte trova Tonasso clamorosamente solo e libero di aggiustarsi la palla, prendere la mira, e battere l’estremo difensore.
Il secondo tempo prosegue più o meno sugli stessi binari. Mister Alessio cambia formazione e alcuni uomini ma i Carioca, per quanto generosi, rimangono sterili dove conta davvero. Gli Atti Impuri, invece, hanno un attaccante in giornata di grazia, capace di trasformare in occasione da gol quasi ogni palla ricevuta o, soprattutto, errore avversario. Le prove generali del 3 a 0 arrivano quando è Chiarandini a fare e disfare: un suo rinvio sbagliato arriva diretto sui piedi di Tonasso, che tira di prima intenzione; la palla sembra indirizzata all’incrocio ma evidentemente il senso di colpa mette le ali al portiere Carioca che si allunga e manda in angolo. È però questione di tempo, prima che una nuova imprecisione su una palla alta consenta allo scatenato protagonista di serata il tiro al volo che vale
tripletta e consueto pallone souvenir. C’è però la reazione di orgoglio dei padroni di casa, forse non all’altezza dell’avversario di giornata ma senz’altro puniti oltre i propri demeriti. Un Burelli ancora limitato dall’infortunio inflittogli a Faedis riesce a recuperare palla, zigzagando dentro l’area avversaria. Una gamba si allunga, trova quella del bomber dei manzanesi, ed è un rigore su cui si presenta il solito Vrizzi. Il gol arriva, ma con brivido: il portiere dei sedeglianesi intuisce la poco angolata traiettoria ad incrociare e tocca la sfera, ma non basta. I Carioca sembrano crederci, e continuano a spingere. Per qualche minuto pare muoversi qualcosa ma, di nuovo, arriva un errore difensivo su palla alta e, di nuovo, Tonasso scarta il regalo e punisce. 1 a 4, e partita di fatto finita.
Gli Atti Impuri incassano così due punti pesantissimi in ottica salvezza: ora sono primi in solitaria nel girone e pienamente in controllo del proprio destino. Protagonista assoluto, ovviamente, Tonasso: sue tutte e quattro le reti, ma anche otto delle nove occasioni da rete della sua squadra. I Carioca, invece, paiono dover saldare il debito accumulato con gli dei del calcio negli incontri precedenti. Dopo aver rosicchiato punti con tenacia e un po’ di fortuna, devono cedere di fronte a degli Atti Impuri in serata di grazia. Sconfitta che sicuramente ci sta, anche se forse un po’ esagerata nelle proporzioni. Ma questo, in fondo, è il calcio.
ASD Carioca