Il mondo dello sport ha una responsabilità fondamentale: quella di proteggere i suoi partecipanti, in particolare i più vulnerabili. È qui che entra in gioco il concetto di “safeguarding” (o protezione), un insieme di procedure e pratiche volte a tutelare le persone da abusi, maltrattamenti e sfruttamento, con un focus speciale su bambini e giovani.
Per questi motivi la Lega Calcio Friuli Collinare ha organizzato una riunione via meet, aperta a tutti i soci, tenuta dall’avvocato Pina Rifiorati, al fine di chiarire questa nuova normativa entrata in vigore dal 01/01/2025.
L’avvocato ha spiegato come il “safeguarding” miri a creare ambienti sicuri e inclusivi, prevenendo e contrastando ogni forma di violenza, discriminazione e comportamento inappropriato. Si è quindi soffermato a spiegare nel dettaglio quali sono le condotte da monitorare, sottolineando come questi fenomeni rimangano spesso sommersi a causa della violazione dell’intimità e dei danni fisici e psicologici che ne derivano, spesso non segnalati per vergogna da parte degli interessati. Per identificare meglio le condotte discriminatorie, ha esortato i partecipanti a formarsi, per poi poter educare dirigenti, genitori e atleti sui rischi e sulle modalità di riconoscimento e segnalazione. Ha inoltre chiarito i compiti del responsabile Safeguarding e i passaggi da seguire in caso di condotte discriminatorie.
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