Paolo, Paul per gli amici, da circa 10 anni lavora in Lega Calcio Friuli Collinare come informatico. Le sue idee, la sua competenza e la sua visione d’insieme sono state spesso doti che hanno consentito di migliorare il gestionale e di poter prevedere qualche innovazione. Il suo trasporto per il calcio è innato, tanto che il suo percorso di crescita calcistica comincia a 5 anni. Gioca in FIGC nel calcio 11 e a 18 anni inizia una sorta di parallelismo giocando anche nel calcio a 5 della Lcfc dove, assieme ad alcuni amici, iscrive una squadra.
Ma la grande voglia di scendere in campo è spesso minata da infortuni importanti (4 ernie e 4 operazioni alle ginocchia) che lo costringono ad abbandonare velleità calcistiche nel calcio a 11 e puntare, una volta guarito, a divertirsi nel classico “calcetto”. Nella vita di tutti i giorni conferma la sua creatività sposando passioni come i “Lego”, i mattoncini con i quali si può creare ogni cosa, e i viaggi. Per questi ultimi però, confessa di essere diventato da alcuni anni decisamente pigro nella fase organizzativa, e ringrazia la moglie che rende possibile questa sua passione e la figlia che li sprona sempre a portarla in giro a vedere e conoscere cose nuove.
Paolo, qual è il tuo compito all’interno della LCFC?
“Il mio compito è mantenere aggiornato il gestionale e il sito della LCFC, adattandoli in relazione alle modifiche che di volta in volta vengono prese dal consiglio direttivo. In questo momento, inoltre, ho iniziato la riscrittura del nuovo gestionale, per renderlo più snello e adeguato alle nuove tecnologie”.
Oggi l’informatica non è solo computer e software. Bisogna avere una visione totale per creare un prodotto nuovo. Qual è la parte dell’informatica che ti appassiona di più, e perché?
“La parte più bella per me è la progettazione. Richiede di avere una visione d’insieme di come dovrà funzionare in futuro l’intero progetto. Purtroppo è anche la più complessa, perchè sbagliare in questa fase può significare dover rifare parecchio lavoro; una buona progettazione, invece, permette a chi scriverà il codice di poter lavorare con un obiettivo già chiaro e definito, in cui tutte o quasi tutte le problematiche siano già state analizzate e gestite”.
Alla luce dell’esperienza fatta in questi anni, secondo te come hanno digerito gli associati l’informatica proposta dalla LCFC per la gestione dei campionati?
“Credo che la stiano “digerendo” bene. Come spesso accade l’informatica inizialmente spaventa, perché presenta spesso novità. Una volta appresa, però, non si riesce più a farne a meno, soprattutto perchè fa risparmiare tempo e a volte anche denaro. Durante gli anni abbiamo riscontrato due tipologie di utenti completamente diverse: quelli che inizialmente si spaventano e altri (generalmente più giovani di età) che vorrebbero informatizzare ancora di più certi progetti”.
Quali sono i casi più comuni su cui devi intervenire?
“Generalmente devo intervenire su pagine a cui ho apportato le ultime modifiche, in quanto, pur spremendo al massimo le meningi, c’è sempre qualche casistica che non ho tenuto in considerazione”.
Qual è il progetto in LCFC a cui stai lavorando e quali difficoltà incontri nella realizzazione? Pensavo, come immagini, anche al nuovo gestionale.
“Il nuovo gestionale è sicuramente un progetto di grande difficoltà perché molto complesso e soprattutto lungo in termini di tempi di sviluppo. La difficoltà più grande è quella di riuscire a creare qualcosa che possa essere facilmente modificato in futuro in caso di cambiamenti, cosa che spesso accade in LCFC”.
C’è un progetto che i dirigenti della Lcfc ti hanno proposto che ti piacerebbe realizzare?
“Poter riscrivere il gestionale per me è già un traguardo, dal momento che ritengo che l’attuale abbia fatto ormai il suo tempo, ma capisco che “congelare” le modifiche alla normativa per attendere il nuovo gestionale non sia possibile”.
Per chiudere, qual è l’idea che hai messo in campo che ti rende più orgoglioso?
“Sicuramente i siti squadra che avevamo proposto diversi anni fa sono stati per me motivo di orgoglio. Permettevano alle squadre di concentrarsi solamente sugli articoli da scrivere e non sull’aggiornamento di risultati e classifiche che venivano aggiornate automaticamente dal nostro gestionale. Anche l’app, però, è stata un successo per il periodo storico in cui siamo riusciti a proporla. Era la prima che realizzavo, per cui i primi download sono stati per me un vero motivo d’orgoglio”.