Lunedì sera il campo di Rorai Grande ha assistito a una vera e propria esplosione di gioco da parte della Gioventù Maniaghese che, con una prestazione scintillante ha rifilato un sonoro 5-1 al San Lorenzo, ex seria candidata al doppio salto di categoria.
Nonostante il San Lorenzo avesse sulla carta motivazioni ben più pressanti, essendo alla ricerca di punti preziosi, è stata la Gioventù Maniaghese, già matematicamente salva, a prendere subito in mano le redini dell’incontro. Un approccio spavaldo e senza timori reverenziali ha permesso ai “coltellinai” di mettere alle corde gli avversari fin dalle prime battute.
A sbloccare il match ci ha pensato Tatani, abile a sfruttare un lancio millimetrico di Zecchin. L’attaccante, con un movimento astuto alle spalle della difesa, controlla la sfera sul lato sinistro, si accentra e con freddezza chirurgica deposita la palla alle spalle del portiere sul secondo palo.
Il raddoppio non si fa attendere. Da un calcio d’angolo pennellato ancora una volta dal piede di Tatani, si eleva imperioso Selva, che, svetta in mezzo alla mischia e incorna un pallone che ha baciato il palo prima di gonfiare la rete per il 2-0.
Il San Lorenzo prova a scuotersi, sfiora il gol con una rimessa laterale lunga che si trasforma in un’occasione. Ma, come cantava Pezzali, “la dura legge del gol” non tarda a manifestarsi. Poco dopo, infatti, la Gioventù segna il colpo del definitivo ko. Marcolina recupera un pallone a centrocampo, serve un assist preciso sulla fascia, dove ancora Selva, con una prodezza balistica, lascia partire un sinistro a giro che s’insacca imparabilmente nell’angolino. Un gol che porta il capitano a quota 20 reti in campionato, confermandolo recordman della squadra.
La ripresa è stata caratterizzata da qualche episodio più contestato. I padroni di casa tentano di riaprire la partita affidandosi alle punizioni insidiose dell’ex Pordenone Stefani, autentica star della serata per il San Lorenzo, che colpisce un altro legno su una ribattuta da fuori area. L’episodio che riaccende le speranze locali arriva con un presunto fallo di mano di Salvo in area, giudicato tale dall’arbitro e trasformato in gol dal conseguente calcio di rigore per il 3-1.
Tuttavia, anziché accusare il colpo, la Gioventù reagisce con una determinazione sorprendente. Da una rimessa laterale, la palla è giunta sui piedi di Zecchin, che dai venti metri scaglia un missile terra-aria, simile a quello visto nel precedente match di coppa, che si stampa violentemente sotto la traversa, siglando il 4-1.
C’è stato spazio anche per la “ciliegina sulla torta”. Pastre recupera un pallone prezioso s’inventa un numero di alta scuola, rientra sul sinistro e deposita la sfera con un tocco felpato sotto l’incrocio del primo palo. Un 5-1 che chiude una gara corretta e piacevole, senza particolari screzi tra due squadre concentrate unicamente sul gioco.
La prestazione maiuscola della Gioventù Maniaghese lascia spazio a una curiosa coincidenza: tutti e cinque i marcatori nero-oro risiedono a Maniago di Mezzo, un piccolo agglomerato urbano soprannominato “La Piccola Parigi”, situato tra Maniago e Maniagolibero. Sarà merito della cura Antonini? O, più semplicemente, è il frutto di una crescita costante di un gruppo di giovani talentuosi?
Questa vittoria spalanca le porte dei playoff per i ‘coltellinai’, che arrivano terzi a pari merito con il Tramonti Val Colvera, ma grazie alla miglior classifica nella Coppa Amatori beneficiano della possibilità di giocarsi il salto di categoria. Spareggio che disputeranno, probabilmente venerdì, con la decima classificata della divisione Diamante.
Contributo fornito da Gioventù Maniaghese