Casarsa e Valvasone, pur dimostrando il loro valore e giocando alla pari con tutti, stanno faticando a trovare quella continuità di risultati che vorrebbero tanto che la sfida odierna potrebbe essere quello spartiacque per ripartire con più convinzione. Alla fine sono i casarsesi a imporsi sugli amici del Valvasone, dopo una sfida che ha fotografato parecchie assenze, anche di peso, su entrambe i fronti con conseguenti panchine ridottissime. Ma il gioco non ne ha risentito.
“Il primo tempo – racconta un dirigente del Casarsa – ci vede aggressivi su tutti i palloni con giocate a tratti di grandissima qualità e tiri nello specchio della porta dove Salvador chiude ogni conclusione.
La paura più grande, come la vita ci insegna, arriva sempre dall’amico: infatti Ghersini, il grande ex, è sempre pronto a rendersi pericoloso sulle palle inattive, ma la difesa anticipa e copre ogni cosa. La prima frazione si chiude a reti bianche, anche se il punteggio forse è un pò stretto per i padroni di casa.
Nella ripresa parte molto meglio il Valvasone che si presenta varie volte davanti a El Kiret, ma imprecisione e qualche tocco di troppo non impensieriscono l’estremo difensore di casa. Al 20° la svolta: Riccardo Trevisan, uno dei migliori in campo, apre per Infanti che salta il difensore, viene anticipato da Salvador, lesto ad uscire dall’area in scivolata. Il successivo rimpallo finisce sul sinistro magico di re Castellarin che non ci pensa due volte e, da 30 metri, gonfia il sacco. Il raddoppio arriva poco dopo con Fabio Trevisan, pronto a girare a rete di testa un assist di Toma”.