Si gioca per i quarti di finale della Coppa Meduna. La gara è a eliminazione diretta e vede opposte il Valvasone, grande protagonista nel campionato, e la Giovane Artugna, compagine con grandi margini di crescita. La gara, conclusa dopo i tempi regolari 2-2 ( a Paolo Ciervo e Marco Biasutto ha replicato con una doppietta Giacomo Pes), viene decisa ai rigori. A esultare e passare il turno sono gli ospiti che raccontano così la loro performance.
È nella notte di Valvasone che sulle note di “Freed from desire” (già prima trasformata in “Pioli is on fire”) il tormentone diventa improvvisamente “Bullo is on fire”! A cantarlo a squarciagola in prima fila nella festa post-partita è proprio mister Bullo, circondato dall’entusiasmo dei suoi ragazzi per questa semifinale di Coppa ottenuta lottando fino all’ultimo su un campo difficilissimo, che in stagione ha ospitato la seconda classificata del girone Titolo.
La gara, iniziata con una prima fase di studio, ha visto poi la squadra di casa giocare un buon calcio muovendo molto bene la palla con gli ospiti a cercare di sfruttare la velocità del reparto offensivo. Nei primi quindici minuti non succede quasi nulla se non qualche tiro dalla distanza della squadra di casa. L’equilibrio si rompe però intorno al ventesimo, quando una palla tra le linee trova scoperta la difesa ospite e permette ai locali di trovare il vantaggio nonostante una prima rispinta dell’estremo difensore Modolo.
La Giovane Artugna però non si abbatte e inizia a creare occasioni, Battistella crossa dalla destra, G. Pes colpisce di testa a botta sicura, ma l’estremo difensore locale sfodera una grandissima parata.
La squadra ospite insiste, Burigana serve un cioccolatino a G. Pes che al volo insacca con una conclusione potente all’angolino: bellissimo gol che vale l’1-1.
Il primo tempo sembra quindi destinato a finire in pareggio, ma allo scadere il Valvasone trova il vantaggio: lancio in profondità che trova impreparato il centrale ospite che scivola e l’attaccante di casa non perdona. Sembra essere un duro colpo da digerire per gli ospiti in gialloverde che però sanno di avere ancora un tempo a disposizione per rimediare.
La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo, con grande intensità su entrambe i fronti. Visto la posta in gioco, già dai primi minuti, gli allenatori decidono di buttare nella mischia forze fresche.
Intorno al quarto d’ora zampata dei gialloverdi e partita che torna in parità: lancio in profondità di Kalludra per G. Pes, abile a controllare e a trovarsi a tu per tu con il portiere: l’attaccante è freddo e insacca, 2-2 e doppietta personale.
Il gol porta l’inerzia della partita a favore della Giovane Artugna, che però non sfrutta il buon momento. La squadra ospite, con esperienza, abbassa i ritmi della partita cercando di riportarla su binari favorevoli, ma il risultato in bilico porta nervosismo e la gara, fino a quel momento tranquilla, si scalda con l’arbitro costretto ad ammonire Ioan per la Giovane Artugna e ad estrarre il cartellino verde per il locale Fabio Francescutti di casa, già ammonito precedentemente.
Negli ultimi venti minuti si gioca poco, soprattutto la Giovane Artugna sembra accontentarsi del pareggio e abbassa un po’ troppo il baricentro. Mister Bullo allora prova a dare nuova verve alla squadra con dei cambi offensivi, mentre il Valvasone prova invece a sfruttare il fattore casa e rendersi pericoloso, in un finale che lo vede più volte vicino al gol sfiorato ma negato da Modolo, bravissimo a respingere un tiro di un attaccante locale che si era davanti a lui. Passa qualche minuto e il Valvasone, con un gran tiro al volo, va vicinissimo al gol partita.
All’ultimo respiro, una grandissima occasione per parte ma la sfida si conclude senza vinti. Il posto in semifinale viene così conteso ai calci di rigore: alla fine la spunta la Giovane Artugna che segna tutti i rigori (Kalludra, Ioan, Buttignol e Battistella) con i locali a cui pesano i primi due errori dal dischetto.
Doverosi i complimenti dei vincitori ai vinti, che hanno giocato un ottimo calcio per tutta la partita e si sono dovuti arrendere solo dagli undici metri. Per fortuna però, a risuonare in spogliatoio è il coro “Bullo is on fire”: la prima semifinalista è la Giovane Artugna, ora curiosa di sapere chi sarà il suo prossimo avversario.
Contributo inviato da Giovane Artugna