Una serata da incorniciare per gli Amatori Cisterna, che travolgono il Braulins con un netto 5-0 davanti al pubblico di casa. Per l’occasione il capitano è Andrea Fabbro, alla sua prima volta con la fascia al braccio, che ha assicurato che guiderà la difesa assieme al sig. Patat anche il prossimo anno. La squadra di mister Bragagnolo ha dominato in lungo e in largo, trascinata dalla solita grinta e dalla carica di un allenatore che si conferma grande motivatore.
A sbloccare il match è Righini, che finalizza alla perfezione un assist al bacio di Mestroni facendo passare la palla sotto le gambe del portiere. Poi sale in cattedra D’Incà, che mette a segno una doppietta sfruttando due splendidi assist di un Antoniolo in gran serata. Il quarto gol, a chiudere un primo tempo da sogno, è una magia di Fasano: un tiro cross beffardo che non trova né compagni né avversari, ma finisce dritto in rete.
Nella ripresa il Cisterna gestisce e colpisce ancora con Pittoritti, autore del definitivo 5-0, dopo una lunga progressione palla al piede. Una vittoria netta che permette agli Am Cisterna di sognare in grande.
“Il SOGNO continua – racconta Stefano Stella. E già, chi avrebbe scommesso, nei primi mesi della stagione in corso, che gli Amatori Cisterna si sarebbero ritrovati in finale di coppa e, dopo aver vinto praticamente tutte le partite da gennaio ad ora, perdere la promozione in campionato, sul campo, per un solo punto?
Nessuno!
Nessuno tranne noi.
Man mano che le partite si susseguivano, abbiamo preso consapevolezza dei nostri mezzi, ci siamo amalgamati come gruppo e, grazie alle motivazioni che solo un condottiero come mister Braga sa fare (una simil dittatura la sua!!), siamo arrivati a giocarci la partita che vale un titolo (..proprio nell’anno del trentennale societario).
Vada come vada, noi a Gonars ci saremo e la soddisfazione e la gioia che si vedeva sui volti di tutti i componenti sia della squadra che della società dopo la semifinale vinta contro il malcapitato Braulins, è un qualcosa che rimarrà per sempre nella mente.
Ci è già stato detto “..state giocando la coppa del nonno?..” Lo sarà anche, ma per una squadra come la nostra, partita i primi di settembre da quel magnifico ritiro di tre giorni ad Ovaro, passata per tre mesi di anonimato (a livello di risultati) e poi rinata dopo Natale, è tanta roba…
Almeno noi ci saremo!”