A differenza delle altre manifestazioni LCFC, nel 2020 il Carnico non è riuscito nemmeno a presentarsi ai nastri di partenza a causa dell’emergenza sanitaria globale. Una situazione del tutto nuova e non priva di difficoltà da affrontare per tutte le squadre che amano affrontarsi sui magnifici manti erbosi nella stagione estiva di cui abbiamo avuto modo di parlare con Pier Ugo Candido degli Amatori Rigolato.
Innanzitutto, come avete reagito alla decisione presa dal direttivo della LCFC?
“Onestamente, visti la situazione emergenziale e i tempi che stiamo vivendo, questa decisione era nell’aria, tant’è che l’iniziale sospensione del nostro campionato si è tramutata in un annullamento”.
La realtà del Carnico è ormai ferma dall’estate 2019. Come pensate di tenere unito il vostro gruppo?
“Come Amatori Rigolato non ci perdiamo mai d’animo e lo abbiamo confermato anche questa volta: da un lato riusciamo a mantenerci compatti sui social e via cavo, dall’altro, nel pieno rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari nazionali e regionali, stiamo apportando ogni miglioria possibile al comunale “Franzil”, come se la stagione dovesse cominciare a breve”.
Quali sono le sue personali proposte per la ripartenza e come immagina il futuro del Carnico LCFC?
“Personalmente ci andrei molto cauto. Il bene primario è la salute come ci hanno sempre insegnato “i nostri cari vecchi”: generazione che, lo dico con emozione, oggi è fortemente decimata dal tremendo virus. Quindi prima la salute poi, a cascata, si deciderà per tutto il resto. Nel 2020 è ragionevole pensare che il campionato non si disputerà. L’alternativa? Fatto salvo quanto detto, si potrebbe pensare a piccoli tornei, giusto per non perdere il gusto della partecipazione, del sano agonismo e amicizia. In subordine, a delle amichevoli”.