Mercoledì sera la Coppa Senatori ha regalato spettacolo e sorrisi sul manto erboso di Colugna, dove il Cerneglons 48 ha messo al tappeto la Brigata Brovada con un sonoro 6-0. Una partita che più che una sfida sportiva è sembrata una seduta di tiro al bersaglio, con i giallo-fluo in vena di generosità… almeno verso la propria porta.
La serata, calda ma piacevole (perfetta per chi doveva sudare in campo e per chi poteva godersi lo spettacolo dalla panchina), è iniziata con la classica fase di studio. Due squadre che non si conoscevano, un po’ come due cani che si annusano prima di decidere chi deve fare la pipì per primo sull’albero.
Il Cerneglons ha schierato il suo trio difensivo della domenica con Graneri-Bertolano-Comino, una muraglia che avrebbe fatto invidia a Inzaghi… (non me ne vogliano gli interisti), ma decisamente più simpatica. Davanti, il bomber Dzaferovic insieme a Miani, pronti a seminare il panico nella difesa avversaria.
Mentre la Brigata cercava di spezzare le trame “un po’ elaborate” del Cerneglons, al ventesimo minuto è arrivato il guizzo del felino Oleg Stegnjaja. Con un movimento che avrebbe fatto invidia a un ghepardo in caccia, ha anticipato l’avversario e si è involato verso la porta come se avesse appena sentito che al bar stavano per finire gli spritz.
La Brigata ha tentato una timida reazione, sfiorando il pareggio se non fosse stato per un fuorigioco più millimetrico di un orologio svizzero. Ma quando mister Bonati ha scosso i suoi dal “sentore di addormentamento” (ehm, stavano forse sognando le vacanze?), ecco che Loris Gorizzizzo ha piazzato un destro così perfetto che il portiere avversario è rimasto a guardare come uno spettatore a teatro.
Ed eccoci al momento clou della serata: l’ingresso in campo di Gabriele Marsico (in foto), il mitico bomber che mancava dai campi da oltre due anni per infortunio. Un ritorno più atteso di quello di Ulisse a Itaca, accolto con la gioia di chi ritrova un amico perduto.
Marsicone non ha perso tempo: rasoiata perfetta alla destra del portiere e terzo gol per il Cerneglons. Nel frattempo, Marco Croatto ( “Achille” per ragioni che preferiamo non indagare ma che così gli vogliamo bene ) si è trasformato in una spina nel fianco della difesa avversaria. Dieci minuti dopo il gol di Marsico, anche lui ha trovato la via del gol portando il risultato sul 4-0.
La Brigata, distratta come un turista a Times Square, ha tentato di approfittare di un “erroraccio” del “Cigno” in difesa. Ma quando si dice che la fortuna aiuta gli audaci… beh, evidentemente quella sera la fortuna stava tifando giallo-fluo.
Non pago del suo ritorno trionfale, Marsico ha calato il tris (quinto gol per la squadra) con l’opportunismo di chi sa che certe occasioni non si ripresentano. Ha raccolto una respinta del portiere dopo un “missile” di Dzaferovic, più affamato di gol di un leone a digiuno da una settimana.
E mentre tutti i giallo-fluo “volevano metterla dentro” (passione calcistica, ovviamente ma non solo), il più lesto è risultato ancora una volta Marco Croatto, che all’ultimo minuto ha piazzato la ciliegina sulla torta con la sesta rete.
Perfetta la direzione del signor D’Andrea, attento e preciso come un orologio atomico. Un altro vincitore della serata è stato il terzo tempo, con una buonissima pasta e affettati offerti dai padroni di casa. Perché si sa, dopo una partita così, l’unica cosa che rimane da fare è brindare: alla vittoria per chi ha vinto, alla speranza per chi ha perso, e al calcio che regala sempre emozioni.
Il Cerneglons 48 continua la sua marcia a punteggio pieno, mentre la Brigata Brovada può consolarsi pensando che, almeno, nessuno si è fatto male. E in fondo, nel calcio dei Senatori, anche questa è una piccola vittoria.
Contributo fornito da Marco Cavallo (Cerneglons 48)