Mister Zoncolan sta tornando. Non è riferito a una tappa del giro d’Italia ma a una squadra di calcetto che, metaforicamente, sta cercando di scalare le pendenze del suo girone di Prima Categoria per arrivare a un traguardo che gli permetterebbe di ritornare in quella serie dove, per anni, è stata protagonista: l’Eccellenza. Il Paluzza c5, alias Mister Zoncolan, locale alla pendici del monte dove i biancorossi passano i loro terzi tempi, ha avuto dei periodi sfolgoranti nei quali ha piazzato suoi giocatori in vetta alla classifica marcatori, ha ottenuto ottimi piazzamenti in campionato e in Coppa Disciplina, togliendosi qualche soddisfazione anche a livello nazionale. Dopo la retrocessione, però, i biancorossi, pur rimanendo sempre nell’elite del girone, hanno trovato qualche difficoltà nel trovare la continuità tra gioco e risultati. Per ritrovare questi elementi c’era bisogno di un motivatore, di una persona che potesse rigenerare nuovi stimoli. E allora perché non fare leva sull’esperienza del mister dei tempi d’oro, quel Francesco Moser che ha visto spesso brillare di luce propria i ragazzi di Paluzza? >> La nostra – racconta il dirigente Massimo Di Centa – è una squadra di qualità che però ha bisogno di avere qualcuno che ci conosca e che la gestisca al meglio. Il ritorno di mister Moser, in questo senso, è una garanzia. La sua mano si è subito notata: ha impostato subito il lavoro secondo i suoi dettami, ha cercato di collocare tatticamente al meglio i ragazzi che non conosceva, insomma ha messo ordine. Rispetto allo scorso anno il gruppo è rimasto intatto; ad esso si è aggiunto solo Andrea Quaglia, un universale. D’altronde la squadra ruota intorno a elementi di valore come Gilberto Buzzi, Dell’Oste Manuel, Davide Urban e Damiano Dereani, uno dei nostri bomber. Quest’ultimo però, per problemi di lavoro, non sempre disponibile. L’obiettivo a breve termine è la rincorsa alla promozione – continua Di Centa , mentre quello a lunga scadenza è quello di puntare su alcuni giovani che possano diventare un ricambio generazionale e da continuità all’associazione. Unica pecca, se così vogliamo chiamarla, è che a marzo, considerato che qui inizia il carnico, molti ragazzi non saranno più disponibili con la conseguenza che sarà difficile affrontare eventuali play off. Noi comunque non ci tireremo certo indietro>>.
Pubblicato anche su Tremila Sport del 20/01/2012