ECCELLENZA: WARRIORS – ZIRACCO 0-0
WARRIORS: Vosca, Zaccomer, Del Gobbo, Pontoni (Dellorusso), Orso (Casasola), Francovicchio, Spina (Vidotti), Cottes (Cafiero), Barile, Passon, Lancerotto.
ZIRACCO: Tavano, Giaiotti, Paoluzzi, Domini, Notarnicola, Degano (Mascia), Bonafin (Tomadini), Codero, Devetak (Micottis), Domenis, Miani.
ARBITRO: Cargnelutti di Villasantina.
Laipacco. In Warrios-Ziracco l’unica assente (oltre a più di qualche titolare nelle due formazioni) è stato solo il gol, in quanto il match, almeno nella sua seconda parte, ha offerto molti spunti di cronaca in fatto di episodi stante anche la storica rivalità esistente tra le due squadre. I punti in palio poi hanno pesato per la leaderchip degli ospiti e per la precaria classifica dei “guerrieri”. Nel primo tempo al 5’ una punizione di Lancerotto costringe Tavano a mandare sopra la traversa, ed al 23’ Degano impegna Vosca con una parata di puro istinto. Ripresa molto più frizzante e dopo un tentativo di Degano al 15’ sono vibranti le proteste per una punizione di Devetak intercettata da un braccio di Vidotti, ma l’arbitro Cargnelutti, in posizione non favorevole, non concede quello che sarebbe stato un sacrosanto rigore. Al 20’ dopo un parapiglia a centrocampo che ha visto molti giocatori scambiarsi più di qualche colpo proibito, Bonafin in azione personale vede il suo rasoterra deviato dagli stinchi avversari, quindi la risposta dei locali con una botta da dentro l’area di Barile messo in angolo da Tavano e sul ribaltamento di fronte Devetak manda sul fondo una palla gol. Al 28’ Ziracco vicino al vantaggio ma il rasoterra di Devetak non sorprende un piazzato Vosca, quindi al 31’ inzuccata di Miani di poco sopra la traversa. Finale concitato con ancora lo Ziracco in fase offensiva ma il colpo di testa di Miani viene deviato sulla linea di porta da Cafiero, poi in prossimità del triplice fischio, Tavano compie il miracolo smanacciando oltre la traversa una semirovesciata di Barile. A parte l’episodio del mani non visto di Vidotti, la direzione di Cargnelutti è stata all’altezza del delicato incontro.
Renato Damiani
Pubblicato anche sul Messaggero Veneto del 15/03/2011