Clamorosa sconfitta del Dignano che si fa superare a 8’ minuti dallo scadere dal fanalino di coda Moby Dick.
Il Dignano inizia molto bene, costringe da subito il Mobiy Dick nella propria metàcampo. Gli ospiti si affidano alle ripartenze ma mai nel primo tempo impensieriscono la difesa Viola. Anzi è’ il portiere del Reana a fare gli straordinari e a copiere un vero miracolo prima su tiro di D’Amato allungandosi sulla sua destra e deviando sul palo, e poi su tiro di Della Vedova. Il Dignano nella ripresa si ripresenta ancora piu’ combattivo e sfiora il gol , uscita maldestra dell’estremo
difensore Amaranto su lancio dalla metà campo di Barbui, uscita a vuoto e palla dentro il sacco..no, ancora un grande intervento di un difensore del Reana che spazza sulla linea di porta e soffoca l’urlo di gioia dei Viola. La partita è corretta ma frammentata spesso dal direttore di gara che sanziona ogni cont atto futile da ambo le parti, ma non prende decisioni importanti quando Della Vedova prima e D’amato poi vengono atterrati in area e nemmeno quando un difensore del Dignano compie un intervento al limite del cartellino rosso. Poi una serie di tiri si infrangono sui difensori del Mobydick che non riesce piu ad uscire dalla metà campo, soffre ma non molla e a otto minuti dalla fine su un contropiede la punta ospite colpisce portando in vantaggio gli amaranto.
Il Dignano non demorde, attacca ancora ma non riesce a segnare, innumerevoli palle vagano nell’area della formazione reanese che riesce a ribattere colpo su colpo, da segnalare un rovesciata di D’Amato spettacolare finita fuori di poco. Ben cinque i minuti di recupero ma gli amaranto portano a casa la piena posta in palio. Sicuramente il Dignano avrebbe meritato la vittoria ma non ci sentiamo di dire che il Mobidick abbia rubato nulla, anzi si è dimostrata una formazione ordinata e combattiva a cui vanno i complimenti per la prima vittoria in un campo difficilissimo, il Dignano nonostante la sconfitta resta ancora la capolista e nulla si puo dire alla formazione di Zuccolotto apparsa sempre in grande forma.
Simone Dreosto