Ieri il quadrifoglio, oggi l’Ibligine di Invillino. Il calcio amatoriale friulano sa di poter contare sugli amatori del campionato carnico, una manifestazione che, sul piano tecnico, non ha nulla da invidiare ad altri campionati. Anzi. In questo contesto possiamo dire che, a parte il valore delle squadre, molte composte da rose veramente interessanti, loro possiedono anche altre caratteristiche vincenti. Si muovono in gruppo, con le famiglie, uniti per condividere una gioia, una delusione, una sorpresa. E forse questa è una parte importante della loro forza. Lo abbiamo visto a Cervia dove i molti sostenitori dell’Ibligine, nonostante le prime battute iniziali non positive, hanno sostenuto e incitato la squadra. Il resto lo ha messo in campo il team di mister Zannier che, dopo essersi adattato al terreno sintetico e al tipo di torneo, ha messo cuore, grinta e orgoglio. Risultato il titolo di campioni italiani, ottenuto ai danni di un Ziracco che, per il secondo anno consecutivo, vede svanire in finale il sogno tricolore. E’ stata una cavalcata entusiasmante soprattutto nel triangolare finale dove, battutola VetreriaRagusanaper 4-1, hadovuto superare il difficile di friulano contro lo Ziracco, squadra che l’aveva battuta nella gara d’esordio per 2-0. Insomma qui è entrato in gioco l’orgoglio, la voglia di rivincita, la possibilità di accarezzare un risultato insperato. La finale con lo Ziracco è stata la fotografia della paura di perdere. Su entrambe i versanti. Squadre chiuse, tattica quasi esasperata. Era difficile fare gol, reti che potevano venire solo da episodi. E così è stato. E pensare che a 10 dal termine, la punizione vincente di Devetak, sembrava aver chiuso il match. Invece i viola ci hanno creduto, e con caparbietà, grazie anche all’innesto di un Brovedani che ha smosso le acque sul fronte della fantasia, hanno trovato l’azione che ha portato alla concessione del rigore, poi trasformato da Martarello. Chiuso sull’1-1 il match, i calci dalla lunetta hanno regalato il tricolore. Scudetto firmato dalle tre parate di Venturelli, e dai penalty di Valent, Cocconi e Brovedani. Ecco i protagonisti di questa bellissima e avvincente avventura .
Brovedani Massimiliano (07/03/1970)
Dopo molti mesi di stop per infortunio è rientrato in campo. Non era al top della condizione ma nei minuti in cui si è esibito, come nella finale con lo Ziracco, ha cambiato il volto alla squadra. E’ il capitano storico, la bandiera dell’Ibligine. Determinante.
Cocconi Mauro (26/01/1968)
Centrocampista di qualità che gioca sempre a testa alta per cercare di velocizzare la manovra. Ottimi alcuni suoi inserimenti in velocità che hanno spesso aperto le difese avversarie. Pungente.
Conati Michele (13/04/1967)
Laterale basso che viene utilizzato molto nelle gare dove c’è bisogno di maggior copertura. Difensore puro che non abbandona il suo avversario per nessun motivo. Bostik.
Concina David (14/06/1987)
Un ala classica, mancina, che spinge molto. Le sue propulsioni aprono spazi, creano scompiglio tra le righe avversarie, e regalano opportunità agli inserimenti dei compagni di squadra. Passpartou.
Costa Fabio (24/11/1966)
Laterale destro di sostanza che, oltre sul campo, si impegna anche nella gestione burocratica della squadra. Quando il mister lo chiama si fa trovare sempre pronto. Indispensabile.
Damiani Giorgio (02/04/1967)
Giocato per oltre 20 anni a difesa dei pali, da quando è passato tra gli amatori ha cambiato ruolo. Con grande successo. Ora è un gran incontrista, uno di quei giocatori difficili da incontrare e superare. Gattuso.
Dolso Michele (01/10/1962)
Non ha potuto giocare per un infiammazione al tendine d’Achille ma ha seguito la squadra da bordo campo con grande trepidazione. Appassionato.
Durigon Enrico (19/10/1967)
Cursore di fascia, che predilige la fase offensiva, è un giocatore di qualità che sa dettare i tempi della manovra e spesso, con i suoi inserimenti, risulta una vera spina nel fianco. Imprevedibile.
Giazzon Mauro ( 25/05/1973)
Giocatore molto duttile. Grazie alle sue caratteristiche può occupare molte posizioni del campo. Spesso, considerato anche la sua buona capacità a difendere, viene impiegato come mediano. Camaleonte.
Iaconissi Walter (01/11/1967)
E’ uno dei due portieri che si sono alternati a difendere la porta dell’Ibligine. Da apprezzare per la sua caparbietà e serietà. Sempre presente è un esempio per tutti. Affidabile
Martarello Emanuele (27/09/1970)
Il Bomber per eccellenza. E’ il riferimento offensivo: spesso gli passano la palla per metterla in cassaforte e far salire la squadra. La sua rapidità e il suo fiuto del gol gli hanno permesso di realizzare ai nazionali tre gol,, tra cui va segnalato il rigore che è valso il pareggio nella decisiva finale con lo Ziracco. Picici.
Mecchia Luca (15/10/1966) –
E’ il classico giocatore che si mette in evidenza nella marcatura a uomo. Ha potuto poco in questa occasione visto che, dopo pochi minuti della prima sfida, ha dovuto abdicare per infortunio.
Palman Eros (28/01/1971)
E’ un fedelissimo dell’Ibligine. Centrocampista che sa fare bene sia la fase difensiva ma soprattutto si esprime al meglio come incontrista. Se in condizione è uno dei fari del centrocampo del team di Invillino. Efficace.
Paoli Herman (28/05/1984)
Uno dei giovani della squadra. Solitamente si destreggia in avanti ma in questa manifestazione, causa alcune assenze in difesa, si è trasformato in marcatore. Con ottimi risultati. Forse uno dei migliori del torneo. Sorpresa.
Santellani Denis (07/12/1968)
E’ il Cannavaro della situazione. E’ un centrale difensivo che non molla mai, bravo negli stacchi aerei, lesto a rubare il tempo, e bravo con la palla al piede. Probabilmente qualche avversario si ricorda ancora i suoi tacchetti. Instancabile.
Valent Eugenio (10/11/1973)
Fantasista. E’ l’uomo di fantasia del centrocampo dell’Ibligine. Detta i ritmi, ha con un ottima visione di gioco e dai suoi piedi partono deliziosi inviti per le punte. Non disdegna qualche puntata offensiva. Schnaider.
Venturelli Sandro (22/06/1965)
L’eroe della finale. Le sue tre parate nei calci di rigore, nella decisiva finale con lo Ziracco, valgono il titolo nazionale. Grande posizione, scatto felino hanno dato sicurezza al reparto offensivo. Saracinesca
Venturini Tiberio (20/09/1967)
Libero alla vecchia maniera che ha tempi giusti nelle chiusure ed è pronto a fare correttamente le diagonali difensive. Un giocatore che ricopre il ruolo in maniera superba, aiutato anche da doti naturali come tempismo, grinta e convinzione. Trascinatore.
Vidotti Luca (10/08/1968)
Attaccante di sicuro prestigio. Chi non vorrebbe un giocatore come lui, abile a dimostrare la sua bravura sotto rete con oltre 150 gol in 10 anni. Gioca sempre sul filo del fuorigioco, grande fiuto del gol e ottimo tiro. Non è più il velocista di qualche anno fa, ma la classe è rimasta intatta. Purtroppo causa infortunio muscolare non ha giocato moltissimo. Quando ha potuto però è stato importante per l’economia del gioco d’attacco dei carnici. Inzaghi.
Zanier Giancarlo ( 04/09/1967)
Il mister. Ha gestito bene il gruppo dando spazio a tutti e valutando gara per gara le condizioni fisiche dei giocatori. IN un torneo dove si gioca ogni giorno era importante dosare al meglio le forze. Lo abbiamo visto nelle ultime tre gare in calzoncini corti, maglietta e,… cravatta cravatta viola (nelle due gare che non l’ha indossata Ibligine non ha fatto risultato). Scaramanzia? No. Pare sia stata una scommessa fatta con lo sponsor. Non è dato sapere chi ha vinto. Condottiero.
Del Fabro Mario (10/09/1967)
E’ il presidente. Ha vissuto con intensità l’avventura di Cervia. E’ una persona a cui piace la compagnia e tiene molto al gruppo. E’ bravo a coinvolgere le persone e mantenere affiatato il gruppo. E lui che, quando l’ibkligine gioca in casa, si diletta con grande successo ai fornelli. Vissani.
Marmai Stefano (09/08/1968)
Punta che riesce a giocare per l’interesse collettivo risultando spesso utile anche a centrocampo. In molte partite è stato l’ago della bilancia per gestire al meglio il centrocampo, settore dove la sua presenza ha un peso specifico importante. Duttile
Venchiarutti Claudio (12/07/1966), Lupieri Valdi (08/12/1982)
Fanno parte della spedizione ma non scendono in campo. Importanti a creare gruppo e a sostenere amici e compagni. Fans.
Paolo Comini
Pubblicato anche su Tremila Sport del 16/09/2011