Sandro Zampa è un personaggio eclettico, capace di districarsi egregiamente in molte situazioni: dall’esibirsi su un palco di un teatro, a dirigere partite di calcio fino a trasformarsi in un artista del legno.
In teatro, suo hobby principale, recita continuamente da 40 anni e questa sua passione coltivata fin da ragazzo gli ha permesso di acquisire improvvisazione, adattamento, capacità di interpretazione e mimica, caratteristiche che possono ritornare utili anche in una direzione arbitrale dove, metaforicamente parlando, la rappresentazione della gara è una sorta di commedia dello sport, dove sul palco sfilano figure che interpretano diversi ruoli con emozioni variabili. Sandro è una persona dalla grande energia che ha ben chiari i suoi obiettivi, capace di guardare con ottimismo al futuro perseguendo i propri ideali e rincorrendo quel divertimento emotivo che rende viva la sua progettualità. Infatti, ora che è andato in pensione, si dedica a lavorare il legno e, dopo essersi comprato degli attrezzi adatti al suo hobby, sforna oggetti che saltuariamente espone in vari mercatini amatoriali. Quest’ultimo termine, amatoriale, che ritorna spesso nella sua esistenza, lo ha adottato come uno stile di vita dove divertimento e passione devono essere al primo posto.
Quali ritieni siano i valori più importanti nello sport?
“I valori più importanti solo la lealtà, la correttezza, il divertimento e la condivisione di una passione comune”.
Il tuo portafortuna è…
“Non ne ho”.
Che genere musicale preferisci?
“Progressive e Rhythm & Blues”
C’è una partita che ti piacerebbe arbitrare?
“Mi piacerebbe arbitrare una partita tra ex professionisti di alto livello, per poter assaporare il piacere di essere in mezzo a loro e vedere da vicino la loro tecnica e maestria”.
Su quale caratteristica fai leva per farti apprezzare dalle squadre?
“Ritengo doveroso avere una buona forma atletica, non essere intransigente e aperto al dialogo”.
Hai iniziato ad arbitrare in Lcfc da pochi mesi. Prime impressioni?
“Il mio è stato un ritorno, avevo già arbitrato in LCFC anni fa, le impressioni sono ottime. Ho la sensazione che il livello di educazione, rispetto e qualità in campo siano aumentate”.
Anche se arbitri da tanti anni tornare a esordire ti ha generato qualche emozione?
“Avendo arbitrato per oltre 20 anni in FIGC e una mezza dozzina tra gli amatori, il mio non stato un vero esordio, ma una ripresa. Comunque entrare in campo e fischiare l’inizio della partita è sempre piacevole ed emozionante”.