Il torneo richiama antichi concetti di calcio quando ci si trovava in parrocchia, nei campetti o su qualche spiazzo per giocare. Li non c’erano squadre formate, si componevano sul momento. Li giocavano tutti, dotati e meno dotati. Bastava che qualcuno portasse la palla e iniziavano interminabili sfide interrotte solo dal buio. Magari, i ragazzi con più personalità sceglievano i giocatori e le squadre cambiavano ogni giorno, ma tutti erano attori protagonisti. Questi ricordi ci hanno fatto riflettere anche alla luce di richieste di attività di persone che non hanno una squadra e che talvolta ci interpellano con queste domande:
Vorrei giocare ma non ho una squadra. Mi piacerebbe giocare ma in giro c’è troppa competitività. Non ho amici che giocano a calcio, mi piacerebbe provare a misurarmi senza però impegnarmi molto. Non sono un fenomeno e spesso non mi fanno giocare. Ho poco tempo per allenarmi e vorrei qualcosa che non mi impegnasse tanto.
Queste alcune affermazioni che ci hanno indotto a tentare un esperimento sportivo, il calcio individuale (top 5). L’idea è semplice. Radunare una quindicina di persone e farle giocare a calcio a 5. Non formando delle squadre convenzionali ma creando un gruppo di persone che voglia principalmente divertirsi, a prescindere dalle proprie capacità tecniche e atletiche. Ogni gara sarà diversa, le squadre saranno composte ad estrazione e ogni giornata ci sarà la possibilità che i partecipanti giochino con persone che, magari, la partita precedente erano loro avversari. Non ci sarà una classifica di squadra ma dei punteggi individuali legati a presenze, vittorie, sconfitte e pareggi. Un modo per incontrare persone nuove, fare nuove amicizie e immergersi con tutta la propria passione in una competizione che non deve avere esasperazioni e che ha lo scopo di unire la voglia di giocare.
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