Dopo due mesi di stop si riparte con il recupero dell’ottava giornata del girone d’andata, opposte il GSR e il Rapid Pedemontana. Se i locali sono in corsa per le piazze d’èlite della massima serie, il Rapid sta faticando a raccogliere punti e veste la maglia nera del girone.
Ma dai primi minuti gli ospiti non danno l’idea di meritare questa classifica: squadra compatta, pressing costante e voglia di giocare la palla il più possibile. Il primo tempo è sostanzialmente privo di grandi emozioni, l’Arzene cerca di trovare il gol innescando gli attaccanti con cross dalle corsie esterne ma non ci va mai vicino. Il Rapid prova un tiro da fuori area, a metà della prima frazione, che finisce alto e un attaccante ospite non riesce a recuperare la palla dopo aver scavalcato il portiere di casa, interviene bene Cervini che posizionato perfettamente risolve il problema.
La ripresa vede l’Arzene più arrembante, complice la metà campo d’attacco più “giocabile”. Non si sblocca nulla fino al 20esimo dove Jesku si gira benissimo in area e insacca con freddezza tornando al gol dopo un brutto infortunio che lo aveva tenuto ai box per diverso tempo.
Il Rapid prova a pareggiarla aumentando il numero degli attaccanti ma arriva un contropiede fulmineo con Amadio che si spinge fino al vertice dell’area avversaria, mette un cross al bacio per Garrapa che da centro area stoppa di petto e segna in sforbiciata il gol del 2-0. Mai banali i gol del centrocampista locale.
Ora l’Arzene è tranquillo e riesce a arrivare in zona gol con più facilità. Dopo alcune occasioni non finalizzate, Baze si mette in proprio, dribbla alcuni avversari e chiude la partita sul 3-0, ottavo centro stagionale per l’attaccante biancoazzurro.
La classifica adesso sorride all’Arzene e preoccupa il Rapid. C’è comunque ancora un girone da giocare e può succedere di tutto. Terzo tempo con grande partecipazione delle due squadre, complice anche una giornata quasi primaverile.
Contributo fornito da Igor Maniago (GSR Arzene)