Davide Arca, dopo aver fatto la trafila delle giovanili, decide di staccare la spina e lasciare quel calcio che per una serie di cause, non lo motivava più, non gli creava quegli stimoli che servono a dare serietà e impegno. La sua pausa sabbatica dura un anno. La vita da spogliatoio, il rito della partita, l’attesa per scendere in campo gli manca e, appena ne ha l’opportunità, si tuffa in una nuova avventura: quella nel mondo amatoriale con la Muzzanella. Li trova delle persone speciali, un gruppo che gli fa ricrescere immediatamente quelle emozioni e quelle motivazioni che erano mancate in passato. Ma soprattutto ritrova l’entusiasmo, la voglia di rimettersi in gioco. Sono passati 9 anni da quel giorno e Davide è cresciuto sotto molti aspetti, ha capito che la sua passione è una spinta significativa per cercare di fare la differenza. Probabilmente si sente cucito addosso una sorta di responsabilità verso un gruppo che sta crescendo e che vuole tentare di raggiungere traguardi importanti. Davide, che cerca di dare sempre il massimo in ogni situazione, esplora anche altri mondi sportivi come il pugilato e il ciclismo, discipline che ha deciso di “frequentare”, sempre a livello amatoriale, dopo il Covid.
Cos’è per voi il terzo tempo?
“Per noi è fondamentale, per costruire una squadra il gruppo è la prima cosa, dalla serie A fino agli amatori. Infatti, settimanalmente, dopo l’allenamento organizziamo delle cene, senza contare i post partita in cui dopo il classico chiosco spesso continuiamo con una cena o tutti gli eventi ludici che organizziamo”.
Quali sono i valori fondamentali che la Muzzanella cerca di trasmettere ai suoi giocatori?
“Ai nuovi ingressi chiediamo serietà e impegno perché, pur essendo in una situazione amatoriale, per noi non avrebbe senso organizzare un campionato trovandoci ad allenarci in poche persone magari solo una volta a settimana. Infatti noi ci troviamo 2 volte alla settimana, con una media di 15 persone presenti e gli allenamenti sono piuttosto intensi. Chiaramente contestualizzato all’ambito amatoriale. Oltre alla parte atletica massima importanza va il gruppo, parte centrale del nostro progetto. Per noi serietà, impegno e rispetto devono valere anche fuori dal rettangolo di gioco. E poi deve esserci il divertimento, aspetto importante che deve essere sempre presente, altrimenti quello che facciamo perderebbe di ogni significato”.
Al momento, in lizza per il salto di divisione, ci sono tre squadre voi compresi. Quali sono le squadre che temete maggiormente?
“Entrambe le nostre rivali sono delle compagini pericolose, con le quali ci siamo scontrati diverse volte anche nei campionati scorsi. Conosciamo però le nostre doti e cerchiamo di affrontare ogni partita, senza temere nessuno e dando il massimo. Poi se il risultato è quello sperato bene, altrimenti sappiamo di aver fatto il possibile per ottenerlo”.
Se potessi partire ora, quale sarebbe la tua meta di viaggio?
“Viaggiare e una parte fondamentale della mia vita, al momento mi piacerebbe visitare il Giappone, o il Sudamerica. Sicuramente una meta lontana, anche perché credo di avere l’età giusta per questo tipo di viaggi”.
I numeri raccontano che avete il miglior attacco e una delle miglior difese del girone. Qual è il segreto di questa bella alchimia?
Sicuramente il nostro mister fa un ottimo lavoro cercando di tenerci sempre allenati. Poi ribadisco l’importanza del gruppo: molti di noi fanno parte di questa squadra da diversi anni e, mischiati ai nuovi ingressi che ogni anno si aggiungono, riusciamo a tenere alto lo spirito di squadra tanto che quando scendiamo in campo credo che questa cosa si noti.
Cosa pensi dei processi sportivi che si vedono continuamente in televisione?
Che per fortuna è un mondo completamente diverso dal nostro. Credo che il vero calcio, inteso come sport e non come spettacolo, sia quello che si gioca tra i campi dei dilettanti e degli amatori.
Il giorno più bello nella tua vita sportiva?
“Probabilmente quello in cui ho deciso di approdare alla Muzzanella. Ho davvero trovato degli amici in questa squadra”.
Se dovessi descrivere la Muzzanella in tre aggettivi che parole utilizzeresti?
“Passione, amicizia, impegno”.