Nereo Miatto nasce calcisticamente nei settori giovanili di Malisana, Aquileia e Torviscosa. Col tempo i suoi ruoli cambiano, diventa giocatore e poi arbitro. Prima veste la maglia degli am. Muzzanella, squadra con cui, verso i 40 anni, subisce un brutto infortunio al ginocchio che lo induce a lasciare il calcio giocato. La voglia di stare all’aria aperta, di condividere ancora emozioni, di mantenersi in forma, sono sensazioni troppo forti che non riesce a domare. Motivi che lo inducono a cominciare un’avventura diversa, quella di arbitro. Ruolo che poi, anche causa della sua responsabilità di segretario del Torviscosa, al tempo impegnato nella scalata verso la serie D, abbandona per poi riprenderlo dopo molte primavere con un gruppo di arbitri che gestiscono campionati di calcio a 5. Ma l’odore dell’erba, il desiderio di correre su un campo da calcio e la nuova disponibilità di tempo, visto che ora è in pensione, lo fanno riflettere. Capisce che il calcio a 11 è la sua destinazione, che le emozioni che genera arbitrarlo sono impagabili e decide di tornare a far parte della famiglia della Lega Calcio Friuli Collinare.
Se potessi tornare indietro nel tempo, cosa cambieresti nella tua vita sportiva?
“Sicuramente non avrei abbandonato presto il calcio dilettantistico.”
Cinema, televisione o libri?
“Sono appassionato di cinema thriller o azione, non disdegno la televisione leggo molti fumetti.”
Su quale caratteristica fai leva per farti apprezzare dalle squadre?
“Educazione, puntualità e dialogo”
Sei tornato ad arbitrare in LCFC dopo altra esperienza. Quali differenze hai trovato nelle altre realtà dove hai arbitrato rispetto alla LCFC?
“La novità del cartellino verde è sicuramente innovativa e tutela al meglio il direttore di gara, nel calcio a 5 in LCFC è più semplice arbitrare mancando il fallo cumulativo, che a me personalmente complicava molto l’arbitraggio”.
Secondo il tuo parere qual è l’atteggiamento corretto che deve tenere un arbitro amatoriale?
“Sicuramente profonda conoscenza del regolamento, linearità nel giudizio e soprattutto buonsenso. Presentarsi in orario prima della gara , salutare e presentarsi agli addetti e accompagnatori con un sorriso ed educatamente.”
Piatto preferito?
“Ero una buona forchetta adesso devo stare attento praticamente a tutto purtroppo, ma ogni tanto mi concedo una buona pizza.”
Qual è l’emozione prevalente quando scendi in campo?
“Sono da poco rientrato in LCFC, ma l’emozione che ho provato la prima gara era indescrivibile. Mi mancava veramente tanto il campo e tutte le sfaccettature dell’arbitraggio, spero vivamente che la condizione fisica mi sostenga nel proseguo.”