Le regole che disciplinano il gioco del calcio nelle manifestazione della LCFC corrispondono di massima a quelle dell’International Football Association Board. Tale scelta persegue un obiettivo di uniformità interpretativa e tende a evitare, per quanto possibile, confusione nell’applicazione.
Solo raramente le regole della LCFC si discostano dalle regole IFAB e ciò avviene quando queste ultime contrastano con le finalità del calcio amatoriale o con i suoi principi.
L’esempio più lampante è il riconoscimento di 2 anziché 3 punti in caso di vittoria. Come noto, i 3 punti hanno l’obiettivo di premiare maggiormente la vittoria rispetto ad altri risultati, portando conseguentemente una maggiore tensione agonistica e quindi esasperando il desiderio di conseguire la vittoria stessa. Ebbene tali obiettivi non rientrano tra quelli amatoriali: l’introduzione di una regola così poco compatibile con il nostro mondo si risolverebbe quindi in una scelta acritica e supina.
LE ALTRE REGOLE IFAB CHE NON SI APPLICANO NELLE MANIFESTAZIONI LCFC.
Fallo di mano
Perché la regola IFAB è incompatibile con le finalità amatoriali.
Come possiamo vedere nei riflessi filmati dei campionati professionistici, la norma IFAB da una parte costringe i giocatori a movimenti innaturali e dall’altra determina rigori a volte addirittura casuali. I movimenti che tale norma comporta sono ancora più pericolosi nell’attività amatoriale dove le limitate capacità atletiche rispetto a quelle dei professionisti possono determinare infortuni anche gravi. Inoltre non appare condivisibile lasciare che un risultato possa essere determinato dal caso, come quando un pallone colpisce casualmente un arto superiore di un giocatore.
La regola della LCFC
La scelta è quindi quella di continuare ad applicare il criterio di “volontarietà”.
Il fallo di mano è quindi sanzionato quando il pallone colpisce braccio/mano che sia in una posizione innaturale o tale da aumentare volontariamente il volume del corpo.
Per contro non è sanzionato il fallo di mano se il pallone colpisce braccio/mano aderenti al corpo o che siano in una posizione coerente al movimento del giocatore.
Tiri liberi nel calcio a 5
Perché la regola IFAB è incompatibile con il gioco amatoriale.
La regola che prevede la sanzione di tiri liberi al raggiungimento del 5° fallo non appare compatibile con l’attività amatoriale perché riduce i tempi di gioco ed esaspera la ricerca del fallo. Inoltre il recupero del tempo perso per i tiri liberi allungherebbe il periodo di utilizzo delle palestre, causando difficoltà organizzative e maggiori costi.
La regola della LCFC
La scelta è quella di favorire il calcio giocato rispetto ai tiri liberi.
Segnalazione di fuorigioco
Perché la regola IFAB è incompatibile con il gioco amatoriale.
La regola che impone al guardalinee di segnalare il fuorigioco alzando la bandierina solo al termine dell’azione è giustificata dalla presenza della VAR. La mancata segnalazione immediata del fuorigioco consente infatti all’arbitro e ai giocatori di portare a termine l’azione senza condizionamenti. Nel mondo professionistico tale modalità di segnalazione non ha del resto effetti negativi vista la possibilità – consentita proprio dalla VAR – di accertare la sussistenza del fuorigioco non appena l’azione è terminata.
La regola della LCFC
La mancanza della VAR comporta invece l’obbligo da parte del guardalinee, se presente, di segnalare all’arbitro il fuorigioco immediatamente. Se la segnalazione non fosse tempestiva si consentirebbe al guardalinee di aver tempo di pensare e quindi di rielaborare dei dati che deve invece valutare una sola volta e nell’immediatezza.
Precisazioni sul fuorigioco
Il fuorigioco è sanzionato in tutti i casi in cui il giocatore in posizione di fuorigioco partecipa attivamente allo sviluppo del gioco, anche se non colpisce la palla.
Per partecipare attivamente si intende:
– ostruire la linea di visione impedendo di giocare la palla,
– contendere la palla,
– tentare di giocare la palla,
– compiere atti o gesti che possano condizionare la capacità di un avversario di giocare la palla.
Rimessa dal fondo
Perché la regola IFAB è incompatibile con le finalità amatoriali.
La regola che consente ai giocatori di giocare la palla all’interno dell’area di rigore dopo che è stata battuta la rimessa dal fondo, ha l’evidente finalità di rendere più spettacolare il gioco. Tale spettacolarizzazione si manifesta anche mediante una maggior pressione sui portatori di palla. Gli obiettivi della norma non sono coerenti a quelli del calcio amatoriale, anzi una maggior pressione e il fatto che l’azione si svolge in prossimità della riga di porta potrebbero spingere a interventi più aggressivi e pericolosi e quindi comportare più infortuni.
La regola della LCFC
Resta quindi invariata la regola che prevede che il pallone non sia in gioco finché non è uscito dall’area. Fino ad allora gli attaccanti non possono entrare in area di rigore, pena la ripetizione della rimessa da fondo.
Altrettanto vale le punizioni, dirette e indirette, da battere all’interno della propria area di rigore.
Resta inteso che commetterebbe errore tecnico l’arbitro che non applicasse le regole di gioco in conformità con quanto previsto dalla Normativa della LCFC o dalle disposizioni del Consiglio direttivo.
Disposizioni approvate dal Consiglio direttivo nella seduta del 21.9.2020